C’è tutta l’esuberanza di Lacroix nella collezione realizzata a quattro mani per Dries Van Noten. Il designer belga ha chiamato il famoso couturier filtrandone l’estro con la sensibilità cerebrale che lo contraddistingue. Fioccano pois su lunghi abiti valzer, volant, giacche matador, maniche maxi, sete intrecciate con ricami floreali luminescenti, stampe jungle e animalier, gonne a palloncino, raso duchesse e gros-grain - ricamati, stampati e svolazzanti, come mai prima in uno show di Dries Van Noten, cappe di volume in oro lucido. "Pensavo a Lady Honoria Lyndon [personaggio interpretato da Marisa Berenson nel capolavoro di Kubrick, Barry Lyndon]", afferma Dries. “Normalmente, avremmo forse uno o due jacquard floreali in una collezione. Questa volta abbiamo pezzi più speciali che mai. ”I capi in questione erano tessuti su telai che risalgono al periodo in cui è stato ambientato quel film e fanno chiaramente riferimento allo spettacolare guardaroba della Berenson. Il vocabolario di Dries Van Noten si fonde con quello del signor Christian Lacroix in tutto: i jacquard tratti dai disegni del XVIII e dell'inizio del XIX secolo sono stati scansionati e appaiono come stampe su cotone e organza; poliesteri leggeri, realizzati con bottiglie di plastica riciclata e carte patinate frusciano accanto a preziose sete francesi; compaiono piume che decorano i capelli ma anche gli abiti e le giacche in seta chinoiserie.
Se l'incontro di due di queste menti è sorprendente, sono tante le caratteristiche che li accomunano: entrambi hanno progettato costumi per il balletto, l’opera e il teatro. Il loro lavoro è ha un fondamento di ricerca di riferimenti culturali e attinge al mondo delle belle arti. Dries e Christian amano il collage, le tensioni, i contrasti apparenti, i riferimenti storici combinati senza sforzo in un unico look o persino indumento. Prediligono il colore e giustapposizioni cromatiche apparentemente distoniche ma paradossalmente armoniose, sono maestri nel mescolare stampe che cozzano, delineando una linea sottile tra buono e cattivo gusto, che risulta senza dubbio un ibrido vincente. L’apporto di Monsieur Lacroix ha spinto Dries in una direzione più sera e decisamente couture, indagando un territorio inesplorato dell’arricchire più che del misurare.