Nostalgia e utility wear da Maison Margiela per la Spring Summer 20
Sartorialità tipicamente maschile con spigati e tweed resa “Margiela” con l’uso della hack print - un motivo che ricorda l’errore accidentale di una stampante, stampe trompe l’oeil su giacche doppiopetto per lui, che confondono lo sguardo con un projective filtrage - l’impressione d’immagini proiettate realizzata come stampa su tessuti traslucidi - applicato a trench in organza che ispirano un gioco di macchie di colore e luce. I capispalla e abiti traforati tagliati a mano o a laser disegnano dei cut out circolari che sembrano pois grazie alla tecnica del nomadic cutting, capi resi oversize si appoggiano sul corpo, pantaloni mutano in abiti senza spalline, mentre i trench di pelle diventano anche corsetti. Elementi tipici delle uniformi militari con cappelli da cadetto per lui (che indossa stivali alti con il tacco quadrato e giacche da divisa corte, gilet in maglia e maglioni unisex. Tocchi stravaganti sono le uscite con cappello da badessa, per una lei che ricorda le infermieri dei campi militari, ma che indossa chiodo di pelle e tacchi altissimi. Ritorna la “Snatched” la borsa a taglio vivo genderless introdotta nella precedente collezione Artisanal ad accompagnare questo viaggio visionario attraverso mondi e riferimenti contrastanti, dove sport e rock scuotono e affascinano il guardaroba Margiela secondo Galliano.