Edward Crutchley racconta la co-ed invernale uomo e donna
Una video sfilata dove è il designer a raccontarla. L'Autunno-Inverno 2021-2022 di Edward Crutchely, uno dei nomi "caldi" della London Fashion Week, è un inno all'iconografia culturale del nord dell'Inghilterra e all'opulenza senza fronzoli delle sue matriarche. La collezione prende il nome "Florizel" dal titolo originale della soap britannica Coronation Street, ideata da Tony Warren negli anni '60 come "un'affascinante massoneria, un volume di regole non scritte". Crutchley guarda a personalità amate per la loro schiettezza, disponibilità e umorismo. Stephen Jones ha lavorato sui cappelli sportivi e i foulard-sciarpa legati in testa coprono dei maxi- bigodini, altro non sono che un omaggio a Lorna, la nonna di Crutchley. Dalla formalità degli agricoltori vestiti elegantemente per un'asta al campo terroso della drag queen Lily Savage, l'atmosfera è tutt'altro che country nel vero senso del termine. Le giacche da lavoro sono in jacquard leopardato oversize, i bomber Keitel, sono in moiré, le tute sono in cashmere melange, cappotti swing e pantaloni svasati dalle linee allungate, per una sartorialità più asciutta rispetto alle forme oversize tanto care al designer.
Le stampe damascate si basano su disegni del 1820 provenienti museo della stampa su tessuto di Mulhouse, in Francia. Una lussureggiante stampa ornitologica con corvi, fagiani e fogliame è un amalgama di opere del famoso naturalista John James Audubon. Gli affreschi del tempio sull'isola di Liugong, in Cina - un luogo di riposo per gli ufficiali della marina britannica nei primi anni del XX secolo - sono mixati insieme per restituire un effetto marmoreo.
Per l'AW21 la grafica leopardata, vera protagonista di tutta la collezione, è stampata digitalmente dall'azienda Biddle Sawyer a Manchester su seta organica, e appare anche in un nuovissimo tessuto sviluppato per evocare l'effetto del moiré, un tessuto generalmente utilizzato per le fodere degli abiti, il cui effetto iridescente aggiunge un tocco contemporaneo. La maglieria in cashmere è realizzata da Johnstons of Elgin in Scozia, ed è stata lavata nelle acque del fiume Teviot, che contiene la miscela perfetta di pH naturale e contenuto di minerali per una finitura naturale più morbida. Tutto l'impegno di Edward è volto a diventare più eco-sostenibile, con ricerca di materiali organici, riciclati, maestranze artigianali e lavorazioni il più possibile naturali. Una collezione indovinata per il momento in cui la tuta, almeno in senso letterale, non sarà più la nostra divisa d'ordinanza.
CREDITS
Styling: Julian Ganio
Press Release: Dal Chodha
Photography: Francisco Gomez de Villaboa
Film: Adam Muscat
Casting: Sophie Lynas at Leda
Production: Antony Waller
Hats by Stephen Jones
Shoes by Alim Latif at Roker
Jewellery by Victoria Rickard and Gianluigi Zoccheddu at Goideo Jewellery
Bags by Judith Leiber
Models Shan Khan at First Models Management, Pratik Sadanad Shetty at IMG, Dahan Phuong Oanh at PRM, Ace Deniz at Kult, Tosan Pierau at Elite, Ava Coffen at Anti-Agency