Dior, il prêt-à-porter di Maria Grazia Chiuri celebra l'iconica linea Miss Dior
In una collezione che celebra la linea youngish nata negli anni '60, Maria Grazia Chiuri si impegna a preservare l'obiettivo di Christian Dior. Dare potere a ogni donna tramite gli abiti che indossa. E la collezione autunno inverno 2024-25 va in scena tra le opere dell’artista indiana Shakuntala Kulkarni.
La collezione ideata da Maria Grazia Chiuri per l'autunno inverno 2024-25 di Dior, presenta una serie di abiti powerful, meravigliosamente realizzati - dai trench marrone chiaro alle giacche doppio petto -, che celebrano l'iconica seconda linea di Dior. Ideata nel 1967 da Philippe Guibourgé, braccio destro dell'allora direttore creativo della maison Marc Bohan - scomparso l'anno scorso -, l'obiettivo di Miss Dior era quella di rendere Dior accessibile e attraente per la clientela più giovane. Ragazze di fine anni '60, le cui madri avevano sicuramente nell'armadio un abito confezionato da Monsieur Dior.
Saliti in passerella attorno all'installazione dell'artista Shakuntala Kulkarni - un'opera che celebrava la figura femminile e il suo rapporto con lo spazio (e la società) che la circonda -, hanno sfilato abiti color kaki, look total black, abiti da sera glowy, che aggiungevano un ulteriore livello di glamour alla collezione. È con questi modelli che la direttrice creativa Maria Grazia Chiuri ha voluto celebrare l'iconica linea Miss Dior.
I look che si sono rivelati particolarmente accattivanti sono stati i look stile flapper ispirati agli anni '20 e gli abiti da sera splendidamente realizzati. Sebbene la collezione sia stata realizzata per commemorare una linea nata negli anni '60, gli anni '20 hanno avuto una grande influenza sulle silhouettes. Per quale motivo? Sappiamo come al giorno d'oggi la moda sia percora da revival degli anni '80 o 2000. Sul finire degli anni '60 andava di moda ispirarsi agli anni tra le guerre, un'età dell'oro per la moda.
«Per la collezione autunno inverno 2024 2025 mi sono ispirata anche alla figura di Gabriella Crespi e al suo lavoro», dice inoltre Maria Grazia Chiuri. «Nata nel 1922, ha studiato architettura al Politecnico di Milano ed è diventata una figura unica nel panorama internazionale dell'architettura e dell'interior design. Si è fatta notare per il suo stile unico, in cui ha unito la sua visione artistica alla conoscenza dell'artigianato, creando oggetti caratterizzati da un'estetica completamente nuova». E non ultimo fu proprio una musa di Marc Bohan.
