Beauty

Nars appeal: 30 anni di innovazione

Nars, il brand pioniere dei marchi beauty creati da make-up artists, celebra 30 anni con una nuova collezione esclusiva.

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Pom Klementieff indossa Explicit Lipstick Incendiary (photo courtesy Nars).

Sono passati trenta anni da quando François Nars, forte di una credibilità fra gli addetti ai lavori e di un’expertise costruite sui set di Steven Meisel e nel backstage delle passerelle più cool, da Marc Jacobs a Versace, si era presentato da Barneys (all’epoca il department store più edgy di New York) con dodici rossetti di sua creazione, nati dalla frustrazione di non trovare sul mercato cosmetici all’altezza delle proprie esigenze. Nei pack instant classic neri mat di Fabien Baron, quei primi rossetti gli conquistano una fanbase che continuerà ad ampliarsi coi successivi lanci, lo stick The Multiple nel 1996, texture cremosa e foolproof utilizzabile su palpebre, zigomi, labbra ispirato da uno shooting con Demarchelier dove aveva truccato Carolyn Murphy utilizzando come un all over solo un rossetto arancione. Tre anni dopo Nars chiama Orgasm una nuance di blush rosa pesca impercettibilmente shimmering: un prodotto che diventa un riferimento per le consumatrici come per l’industria, e per cui l’utilizzo dell’abusato aggettivo iconico è una volta tanto pienamente giustificato. Nel 2013 esce Radiant Creamy Concealer, che rimane probabilmente “il” prodotto di riferimento della categoria correttori. Seguono collezioni cofirmate con grandi fotografi, Sarah Moon, Steven Klein, l’utilizzo pionieristico, dieci anni fa, di Charlotte Rampling, allora vicina ai 70, come protagonista di una campagna.

L’OFFICIEL ITALIA: Nel ’94 c’erano pochi marchi di trucco, e tu sei stato tra i primissimi, forse il primo, make up artist a lanciare la sua linea. Come vivi il mercato ultra saturo di oggi?

FRANÇOIS NARS: Vado nei department stores e nei negozi e vedo tutti questi nuovi marchi, ma non mi interessa particolarmente, ci provano in tantissimi, e tantissimi sono, per usare un eufemismo “influenzati” da Nars, ma credo che la differenza rimanga evidente: dietro a Nars c’è un preciso punto di vista sulla bellezza e la volontà di creare qualcosa destinato a durare nel tempo. Non mi è mai interessato creare un brand che per dirlo con Warhol vivesse i suoi 15 minuti di fama. C’è un investimento continuo e costante su quello che cerca il mercato e su come dovrebbero essere i prodotti innovativi, un continuo lavoro di miglioramento su immagine, prodotti, formule.

Explicit Lipstick Desirous, Nars.

LOI: Quali sono i prodotti che ad oggi consideri più identitari per il marchio?

FN: Sono tanti i prodotti che gridano Nars e gli ultimi prodotti che escono sono i più Nars di tutti, gli indicatori della direzione attuale del brand. Quindi oggi direi gli Explicit Lipsticks, dalla texture straordinaria, iper confortevole, long lasting e a prova di sbavature.

LOI: Come hai scelto il nome?

FN: Fin dal primo giorno ho voluto che i prodotti avessero un nome molto specifico che gli conferisse identità e carisma, un luogo evocativo, il titolo di un film, una sensazione. Alla fine dei conti un rossetto è un rossetto, un fondotinta un fondotinta e quando gli dai un nome non convenzionale, meglio ancora se daring, è più facile che restino nella testa della gente.

LOI: Il tuo colore preferito di rossetto?

FN: Il rosso. È magico, appassionante, sembra un velluto sontuoso.

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