Hermès fa il suo ingresso nel beauty con la collezione di rossetti Rouge Hermès
Ventiquattro rossetti che sono già un cult annunciato, in particolare i tre in edizione limitata nei loro astucci ipergrafici a blocchi di colore. Il numero è in onore dell’Indirizzo storico della Maison, 24 rue du Faubourg Saint Honoré, anche se è stato difficile scegliere solo 24 tonalità tra le 75000 degli archivi della seta di Lione e le oltre 900 della pelle, sottolinea Bali Barret, direttore artistico dell’universo donna Hermès. Se l’astuccio in metallo laccato o spazzolato disegnato da Pierre Hardy (che per la Maison crea anche scarpe e gioielli) è chiaramente mirato a suscitare l’istinto del collezionismo, textures e nuances sono altrettanto irresistibili. Due finish, mat e satinato, nomi evocativi della storia Hermès come Rouge H, Orange Boite e Rouge Amazone, una profumazione raffinata (e non scontata, niente rosa, niente violetta) firmata da Christine Nagel, maitre parfumeur in house, squisita di sandalo, arnica e angelica. I rossetti sono ricaricabili, l’astuccio magnetizzato si chiude con un clic studiato con la stessa attenzione di quello di una clutch superlusso, c’è un Baume trasparente per nutrire le labbra e un rossetto arancio shimmering, Poppy, da usare anche come tocco finale su tutte le altre nuances. “L’arancio diventa rosso”, recita il claim. Ogni 6 mesi verranno lanciati 3 nuovi rossetti effimeri, e contemporamente verranno via via aggiunte altre categorie cosmetiche. Perché la Beauté è diventata il sedicesimo Metier d’Art Hermès, e questo è solo l’inizio.
In vendita dal 4 marzo.