Le novità e i prodotti haircare dell'estate 2024
Shampoo, maschere, spray e leave-in per idratare, proteggere, ristrutturare in profondità, rispettando la natura del capello.
I capelli che tutte vorremmo? Folti, setosi, lucenti, elastici. Nella realtà, tra inquinamento atmosferico, nutrizione non corretta, eccesso di colorazioni, trattamenti vari e hairstyling, prodotti aggressivi o non adatti per la nostra tipologia, troppo spesso ci ritroviamo con una capigliatura ben diversa. Tra le novità 2024 da provare, The Rich Shampoo, Augustinus Bader, si avvale della tecnologia trademark TFC8®, mix di vitamine ad alto dosaggio, lipidi e peptidi, per nutrire il cuoio capelluto e riparare i capelli secchi e danneggiati senza appesantirli. In formula anche estratto di semi di brassica, per trattenere l’idratazione, complesso di avena nera, per prevenire le doppie punte, olio di meringa, riparatore del fusto e lenitivo per il cuoio capelluto, olii di semi di melograno e di baobab per rendere i capelli più brillanti. Da provare all’Hair & Beauty Salon by Roberto D’Antonio, spazio di assoluto relax (e totale privacy) tra pareti a specchio e di teak, dell'Hotel Bulgari di Milano, dove il brand è già presente con i propri trattamenti viso e corpo alla spa. Servizio totalmente custom made, coi momenti di attesa (come la posa del balsamo) resi più piacevoli da un massaggio alle mani.
Oribe, il brand signature di Oribe Canales, il leggendario hairstylist degli anni '90, indissolubilmente legato all’immaginario glamorous di quegli anni, alle supermodels, alle campagne di Steven Meisel, alle sfilate di Versace, a Chanel, all’esplosione del fenomeno Jennifer Lopez, al mito di South Beach, è un pò la Rolls-Royce dell’haircare. Tra i prodotti cult da provare Bright Blonde Radiance & Repair Treatment, per contrastare con pigmenti violetti il virare del biondo grazie a un mix di oli e all'estratto di lavanda, che vanno a riparare i capelli danneggiati e porosi, e apportano luminosità, morbidezza ed idratazione. Mentre la Gold Lust Transformative Masque ricostruisce la fibra capillare con tè bianco, baobab, gelsomino, ristrutturando i capelli danneggiati che ritrovano volume e luminosità. Hero product del brand biotech K18, arrivato da poco da Sephora, la Leave-in Molecular Repair Hair Mask rinsalda le catene polipeptidiche e i legami disolfuri della corteccia, responsabili in caso di rottura della perdita di forza e elasticità del capello. La maschera, diventata da subito virale su TikTok, lavora sull’intera struttura del capello, visualizzabile come una scala, sia sui legami disolfuri, che sono i gradini della scala, sia sulle catene laterali di peptidi, che connettono tra loro in verticale i differenti gradini. I legami orizzontali sono i primi a rompersi quando il capello è danneggiato, da qui il successo di prodotti bond builders in grado di ripararli, agendo sulla cuticola. Quello che però gli altri marchi non riescono a fare, secondo il cofondatore Suveen Sahib, è riparare le catene verticali di polipeptidi, mentre la linea K18 li ricostruisce a livello molecolare, imitando i processi biochimici del capello. The kure intense bond repair mask, del marchio di Brooklyn certificato B-Corp amika, arrivato da poco in Italia da Sephora, contiene burro di mango e di karitè, olio di borraggine, olivello spinoso (una bacca super nutriente presente in tutti i prodotti del brand), oltre che un complesso che rinsalda i legami d’idrogeno, fondamentali per la salute del capello.
Meglio il riccio soft di Margaret Qualley o il super straight di Demi Moore, visti a Cannes? Funzionano entrambi, basta trovare la perfetta combinazione del prodotto giusto e del giusto hair tool. Hair Alchemy Heatless Styling Balm, Oribe, è un soin ideale per capelli sottili, che rafforza con estratti di mate fermentato e a cui dona un look naturale, low maintenance, ma definito anche senza ricorrere al phon. Gold Lust Dry Heat Protection Spray, sempre Oribe, ripara, nutre e protegge i capelli dal calore fino a 232°C, ed è un rivitalizzante ideale anche per il ritocco styling quotidiano.
Non c’è lancio Dyson che non faccia notizia: non fa eccezione la nuova piastra Dyson Airstrait, che consente di stirare i capelli direttamente da bagnati, quando i legami a idrogeno sono più duttili, rendendoli più facili da modellare, preservandone la forza e riducendo il rischio di rottura. Dopo aver asciugato le radici con il getto d’aria che esce a piastra chiusa, si lisciano via via le ciocche con una gestualità che è quella tradizionale della piastra, ma che in realtà non si basa sul calore delle lamine, ma su un flusso d’aria direzionata che contemporaneamente asciuga e costruisce un liscio naturale, dove i capelli mantengono corposità e movimento. Cinque impostazioni di calore (più un getto freddo per fissare il risultato) e la doppia modalità bagnato o asciutto permettono la massima personalizzazione, senza dimenticare il meccanismo di controllo intelligente del calore, che arriva a 16 misurazioni della temperatura al secondo per evitare danni da calore estremo, preservando così anche la naturale lucentezza dei capelli.