Tatiana Trouvé. La strana vita delle cose tra memoria e materia
A Venezia Palazzo Grassi, Pinault Collection presenta la prima monografica in Italia dell'artista siciliana dove mondi interiori ed esteriori abitati da ricordi e sogni convergono nel costante bisogno di creazione e comprensione dell'identità.
Rocce e fiori, valigie e scarpe, lucchetti e chiavi, radio e registratori, coperte e libri. La strana vita delle cose di Tatiana Trouvé, è la prima mostra personale in Italia dell'artista nata a Cosenza e di stanza a Parigi, curata da Caroline Bourgeois, conservatrice capo presso la Pinault Collection, e James Lingwood, curatore indipendente ed ex co-direttore di Artangel, a Palazzo Grassi, Pinault Collection a Venezia e visitabile nei prossimi mesi in concomitanza al ricco programma della 19. Biennale di Architettura.
Il lavoro di Trouvé analizza il rapporto tra memoria e materia, contrapponendo l'incessante fluire del tempo alla straordinaria resistenza degli oggetti comuni che l'artista trasforma e trasporta in una nuova consistenza, inusuale e potente, a tratti disturbante, attraverso materiali e tecniche di lavorazione. La mostra non è solo la risposta all’invito carte blanche che la Pinault Collection rivolge ai protagonisti dell’arte contemporanea ma anche un'occasione per avvicinarsi a un toccante lavoro di indagine.
La mostra La strana vita delle cose di Tatiana Trouvé a Palazzo Grassi presenta numerose nuove sculture, insieme a opere della serie The Guardians, a una selezione di grandi disegni della serie Les Dessouvenus e a 70 opere su carta dal suo studio mai esposti prima e dove un nucleo di oltre venti opere proviene proprio dalla Pinault Collection. In alcune delle sculture e delle opere su carte più recenti è evidente la traccia che hanno lasciato nell’artista alcuni eventi drammatici, come le rivolte civili nelle strade vicino al suo studio a Montreuil in Francia nell’estate 2023 o il trauma della pandemia del 2020, riportata sulle prime pagine di giornali del mondo su cui Tatiana Trouvé disegna durante le settimane di isolamento. Nel lavoro di Tatiana Trouvé sono presenti anche richiami di culture distanti e strumenti di conoscenza alternativi come le carte nautiche o astronomiche, un patrimonio di oggetti e simboli raccolti durante i suoi viaggi. Dentro a Palazzo Grassi si snoda un labirinto di spazi fisici e immaginari dove mondi interiori ed esteriori si intrecciano e dove ricordi, sogni e immaginazione inesorabilmente convergono.
L’ecosistema creato da Tatiana Trouvé attinge a una grande riserva di immagini, scritti e ricordi; a un ampio repertorio di tecniche che comprendono la colata e la fusione, la sbiancatura e il disegno, l’intaglio e la filettatura; e a una ricca gamma di materiali, dall’asfalto al marmo, dal bronzo alla canapa, dal vetro agli specchi che l’artista li applica a una straordinaria varietà di oggetti disorientanti e ipnotici, inquietanti e affascinanti nel tentativo di rivelare le innumerevoli finzioni della formazione dell'identità.
Mi piace molto l'idea che le cose appaiano nel momento in cui vengono deformate, nel gioco tra ciò che è identico e ciò che è diverso, tra ripetizione, alterazione e rinnovamento.
Tatiana Trouvé. La strana vita delle cose a Palazzo Grassi dal 6 aprile 2025 al 4 gennaio 2026.