SOLO, Thomas Braida
"Viva Arte Vive" è il tema di quest'anno, perché l'arte è un “campo prezioso e da proteggere perché è un luogo della libertà, della riflessione, del sogno e dell’utopia”, come ha annunciato la Macel in conferenza stampa.
E all'interno di questo panorama, Thomas Braida inaugura la sua prima personale, curata da Caroline Corbetta. Il progetto espositivo, intitolato SOLO, si sviluppa nell’affascinante infilata di stanze del piano nobile di Palazzo Nani Bernardo; in questo scenario si inseriscono una cinquantina di opere di Braida, molte delle quali realizzate ad hoc. Tra queste anche delle sculture.
Le opere di Braida sono caratterizzate da rimandi continui tra riferimenti pop e cultura “alta”, tra mitologia e storia, tra cronaca, narrazione e citazioni religiose dell’iconografia Rinascimentale e Barocca. «Da piccolo, a Vienna, ero rimasto molto affascinato dalle farfalle nelle bacheche del museo di storia naturale. Avevo tre anni e me lo ricordo ancora benissimo. A volte penso che mi sarebbe piaciuto essere un poeta francese tipo Verlaine; o un pittore come Grosz nella Germania degli anni Venti; ma anche Goya», spiega l'artista. I personaggi spesso grotteschi delle sue opere e la materia pastosa della sua pittura trovano il loro posto tra settecentesche tappezzerie di seta e urne di alabastro di epoca romana, tra statuine di Meissen e tavoli di malachite.
Endless Pik-Nik, 2010
L'immaginario di Thomas s’innesta nei preziosi decori e arredi di Palazzo Nani Bernardo in un susseguirsi di contrapposizioni e di armonie, come se i suoi lavori appartenessero a quei luoghi da sempre ma, allo stesso tempo, aprissero degli imprevedibili squarci narrativi nel decadente splendore della Serenissima.
In occasione della mostra, viene presentato il decimo numero delle monografie d’artista SOLO. Dedicata a Thomas Braida, la pubblicazione contiene un testo della curatrice Caroline Corbetta e un’intervista di Maurizio Cattelan. SOLO è un progetto editoriale della Collezione AmC Coppola (Art Director Paolo De Biasi)
In copertina: L'arrivo dell'uomo bianco