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A Torino le monumentali statue tatuate di Fabio Viale

In Between, la mostra personale di Fabio Viale, a Torino tra Piazzetta Reale e Palazzo Reale, con il supporto di Galleria Poggiali fino a gennaio 2022.

In foto il Laocoonte di Fabio Viale in Piazzetta Reale a Torino
Il Laocoonte di Fabio Viale in Piazzetta Reale a Torino

Per la prima volta a Torino sono esposte le monumentali opere di Fabio Viale, l’artista di fama internazionale, che con la sua abilità nel trasformare il marmo sovverte linguaggi e contrasta clichè.

La particolarità del suo lavoro è quella di replicare fedelmente statue in marmo notoriamente simbolo della storia artistica italiana di anonimi greci o latini o di scultori come Canova o Michelangelo e tatuarle, letteralmente. Con In Between, l’artista pone in dialogo l’arte antica, neoclassica e le più moderne espressioni di body art, indagando la sempre attuale rilevanza di un’arte senza tempo e il desiderio nell’immaginario collettivo di nuovi linguaggi d’espressione.

La mostra non è solo un dialogo tra arti, ma tra architetture e territorio, tra esterno e interno, tra spazio pubblico e spazio museale: è un’esposizione diffusa, realizzata con la collaborazione di Galleria Poggiali, che parte da Piazzetta Reale e prosegue all’interno delle stanze di Palazzo Reale, in un percorso immaginato dai due curatori Filippo Masino e Roberto Mastroianni, tra le stanze della residenza Sabauda.

>> Scorri verso il basso pe vvedere alcune immagini inedite della mostra personale di Fabio Viale

"Le opere di Fabio Viale mettono in scenza una porzione del nostro immaginario collettivo, in una dialettica tra classicità e tribalismo metropolitano, tra tradizione e innovazione, tra realtà e simulazione, in grado di consegnarci un'immagine universale dell'umano e delle sue forme"- Roberto Mastroianni

L’opera artistica di Viale è il risultato di una ricerca più ampia tra innovazione e tradizione, che non vuole essere dissacrazione dell’opera massima di un Michelangelo o di un Canova, ma un gesto velatamente disturbante. Vengono proposte nuove chiavi di lettura rispetto a quello che si è sempre visto e conosciuto: l'arte classica è stata la prima a raccontare l'umano, ma oggi quel tipo di umanità rappresentata non è più sufficiente.

Nella Piazzetta relae ci si imbatte nella  schiena del Laocoonte tatuata con serpenti marini, o la testa del David amputata e caduta a terra con simboli giapponesi sul volto o il Torso del Belvedere che risulta più vivo che mai: tutto è così vicino agli occhi di chi guarda e così reale, perdendo quella dimensione distaccata tipica dell’arte antica.

Il percorso poi prosegue all'interno nella Sala delle Guardie Svizzere, in Armeria e nella Cappella della Sindone, luoghi-cornice di altrettante reinterpretazioni. L'intento dell'artista sembra quasi essere quello di creare un territorio neutro in cui canoni classici di bellezza e libertà di espressione della corporalità si fondono. Visione che culmina nell'opera inedita Amore e Psiche che replica quella di Canova, stravolgendo il corpo di Psiche che diventa di un forte colore grigo e tatutato in alcune sue parti con motivi mediorientali.

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Alcune immagini inedite di Fabio Viale al lavoro nel suo atelier.
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Fabio Viale nel suo atelier.

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