L'Officiel Art

Fondazione Prada presenta la mostra: "Sanguine – Luc Tuymans on baroque” 

Dal 18 Ottobre a Milano
painting art human person

Non c'è un personaggio nelle opere scelte da Luc Tuymans per la mostra sul barocco “Sanguine” che non sia triste. Nemmeno un oggetto. Ogni oggetto è guardato e rappresentato da uno sguardo e da una mano triste. Una tristezza antica, fedele al reale, di continuo approfondimento, di stupefacente tenacia. Lo sguardo severo di Marten Pepijin ritratto da Anthony van Dyck (1627-1632), occhi neri che emergono da un fondo ancora più nero. Lo sguardo di Caravaggio e del suo Fanciullo morso da un ramarro (1596-1597), o quello di Davide con la testa di Golia (1609-10). Espressioni di paura, rabbia, terrore. Passioni nere, tristi. Lo sguardo azzurro lacrimoso della Madonna di Johann Georg Pinsel (1758): oro, azzurro, lacrime di carne. Gli sguardi senza oggetto delle due sante dipinte a olio da Michaelina Wautier (Saint Agnes and Saint Dorothea, XVII secolo) che non si guardano, non guardano nemmeno lo spettatore, quella di destra sembra guardare ciò che è nelle mani di quella a sinistra (una rosa) e viceversa (una pecora). La saggezza del malinconico rimanda alle profondità materne della terra, il suo sguardo è rivolto verso il basso, verso il fondo. Sulla terra. O sottoterra. In Fucking Hell (2008) di Jake e Dinos Chapman, in cui l’aspetto grottesco del terrore è incarnato da 60mila soldatini giocattolo che all’interno di grandi vetrine praticano o subiscono violenza come in Salò di Pasolini. O la serie di litografie Thanatophanies (1955-95) di On Kawara, che rappresenta i visi deformati delle vittime delle bombe nucleari di Hiroshima e Nagasaki. Qui non si parla di un periodo storico definito ma di influenze - “Sanguine” è una lettura personale del barocco, costituita da associazioni tra lavori di artisti contemporanei e opere di maestri del passato. Da Anversa a Milano alla Fondazione Prada più di 80 opere realizzate da 63 artisti internazionali. Nelle opere in mostra prevale un’idea di corporalità e fisicità scomposte e iperrealistiche, resa attraverso diversi mezzi espressivi: dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al disegno, dall’installazione al video. Tuymans invita a rileggere l’arte seicentesca, ma anche quella contemporanea, mettendone al centro la figura dell’artista e il suo ruolo nella società. Il confronto con Peter Paul Rubens, il pittore di Anversa ritrattista dei potenti e uomo politico, rivela l’ambiguità formale caratteristica della pittura barocca e la complessità delle relazioni che gli artisti hanno sviluppato nell’Europa della Controriforma e dell’insorgere della borghesia mercantile. Il curatore vuole dimostrare come gli artisti abbiano contribuito a ridefinire la concezione di una corrente come il barocco, dall’accezione negativa attribuita dalla critica d’arte del tardo Settecento, fino alla rivalutazione attuata dal pensiero post-moderno e alla riaffermazione di un’espressività barocca e figurativa nell’arte degli ultimi anni. L'arte non è solo espressione dell'individuo, delle sue doti naturali, ma anche e soprattutto della sua data di nascita, della civiltà che lo precede. Oggi un artista americano può dipingere maschere e idoli, un africano un paesaggio in prospettiva. L'arte contemporanea è pluralismo. L’arte barocca del Sei e Settecento è la prima corrente artistica ad assumere una dimensione mondiale, pur mantenendo specificità e caratteri legati alle diverse culture locali e alle sensibilità personali testimoniate in mostra, tra gli altri, da Guido Cagnacci e Andrea Vaccaro, Jacob Jordaens e Francisco de Zurbarán. Periodi storici, nascita e morte, sono mescolate nel calderone dello spirito. Questo “spirito” è il risultato di un'elaborazione dialettica dei materiali storici, filologici, letterari, stilistici; non è la “forma” compiuta e incarnata in questa o quell’opera, e neanche qualcosa da ricavare da una media ponderata e induttiva delle opere. È un insieme di cose, un'atmosfera, un tratto, un sentire che ha accomunato vari artisti in diversi periodi storici. Che poi è come se fosse un tempo unico, fluido, che tiene insieme tutti, è la stessa forma del materiale che dà nome alla mostra. Il sangue. Temperamento violento e ricco di vitalità, ma anche una tecnica pittorica – suggerisce una molteplicità di prospettive attraverso le quali si possono interpretare le opere esposte in cui convivono violenza e simulazione, crudeltà e teatralizzazione, realismo ed esagerazione, disgusto e meraviglia. Il rosso e il nero. Il lutto è ostentato, mostrato, mediato. Il bambino esangue ritratto in Sleeper (2007-08) da Michaël Borremans sembra morto. La macabra vulnerabilità delle vittime che si osserva nel Compianto sul Cristo morto (1614) di Peter Paul Rubens è anche il soggetto centrale dell’installazione Flanders Fields (2000) di Berlinde De Bruyckere e del dipinto Dead Girl (2002) di Marlene Dumas: una testa di donna trasfigurata, livida, dalla bocca e dagli occhi scorre un liquido nero, denso, che si mischia con i suoi capelli, neri. L’estetica barocca sta in uno speciale rapporto con la meraviglia del “miracolo”, ovvero con l’intervento di un'azione che parte da un punto di vista esterno e risolve la problematicità della forma artistica che invece è negata alla prospettiva dell'autore. È come se queste opere, messe tutte insieme, superassero il singolo individuo che le ha concepite (e il suo tempo) aprendosi ad uno sguardo esterno, d'insieme, ad altri tempi, affini. In “Sanguine” ogni singola passione, ogni sguardo e mano triste è tirata fuori dal suo isolamento e condivisa con altri occhi e mani tristi, con quello che può essere definito lo spirito di un tempo dilatato, sempre presente. 

1 / 12
Anthony van Dyck The painter Marten Pepijin, 1627-1932 olio su tavola, 56.0 x 72.0 cm Royal Museum of Fine Arts Antwerp © www.lukasweb.be - Art in Flanders vzw, photo Hugo Maertens
Caravaggio David con la testa di Golia,1609-10 olio su tela, 125 x 101cm © Ministero per i Beni e le Attività culturali – Galleria Borghese
Caravaggio Fanciullo morso da un ramarro, 1596-1597 circa olio su tela, 65,8x52,3 cm Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi, Firenze
Johann Georg Pinsel Mourning Madonna (dettaglio), 1758 c. legno policromo, 185x110x67 cm Lviv National Art Gallery
Michaelina Wautier Saint Agnes and Saint Dorothea, XVII Secolo olio su tela, 92,7 x 124,5 cm Royal Museum of Fine Arts Antwerp © www.lukasweb.be - Art in Flanders vzw, photo Hugo Maertens
Jake & Dinos Chapman Fucking Hell, 2008 fibra di vetro, plastica, tecnica mista (9 parti) Pinault Collection
Francisco de Zurbarán Il martirio di San Sebastiano, Ca. 1650-1655 olio su tela, 199,7 x 105,5 cm Collezione privata Courtesy Musée national d’histoire et d’art Luxembourg Foto: MNHA | Tom Lucas
Jacob Jordaens Studies of the head of Abraham Grapheus, 1620 olio su tela, pannello di legno, 52 x 45.2 cm Museum voor Schone Kunsten, Gent, MSK © www.lukasweb.be - Art in Flanders vzw, photo Hugo Maertens
Michaël Borremans Sleeper, 2007 – 2008, olio su tela, 40 x 50 cm Courtesy Zeno X Gallery, Antwerp Photographer: Peter Cox
Peter Paul Rubens The lamentation over the dead Christ with St. John and the Holy Women, 1614 olio su tavola, 73 x 55 cm Royal Museum of Fine Arts Antwerp © www.lukasweb.be - Art in Flanders vzw, photo Hugo Maertens
Berlinde De Bruyckere In Flanders Fields, 2000 pelle di cavallo, poliestere, metallo, plastica, teli Collection M HKA - Museum of Contemporary Art Antwerp / Collection Flemish Community, Antwerp
Marlene Dumas Dead Girl, 2002 olio su tela, 130.49 x 109.86 cm Los Angeles County Museum of Art (LACMA) Purchased with funds provided by the Buddy Taub Foundation, Jill and Dennis Roach, Directors (M.2003.1). © 2018. Digital Image Museum Associates/LACMA/Art Resource NY/Scala, Firenze

Fanno parte di "Sanguine – Luc Tuymans on baroque” anche le opere:

1 / 9
Giuseppe Gabellone Proteggi Giuseppe, 2012 resina epossidica, 224 x 165 x 40 cm Courtesy greengrassi, London Foto: Roberto Marossi
Javier Téllez, NOSFERATU (The undead), 2018 (Still) 16mm film e film digitale convertito in 4K (colore, bianco e nero, suono), 33’ Courtesy of the artist and Memorial Art Gallery of the University of Rochester
Kerry James Marshall Vignette #2.75, 2008 acrilico su polivinile, 186 x 155 cm The Art Institute of Chicago Through prior gift of Adeline Yates; Benjamin Argile Memorial, Cyrus Hall McCormick, Alfred and May Tiefenbronner Memorial, Mr. and Mrs. Frank G. Logan Prize, Pauline Palmer Prize, Broadus James Clarke Memorial, Norman Wait Harris Prize, William H. Bartels Prize, Joyce Van Pilsum, Laura T. Magnuson Acquisition, Ann M. Vielehr Prize, and Ada S. Garrett Prize funds; Flora Mayer Witkowsky Award for American Art; Boles C. and Hyacinth G. Drechney and Mr. and Mrs. J.F. Brower Prize funds; The Municipal Art League Prize for Portraiture; Marjorie and Louis Susman, Martin B. Cahn Prize, and Elisabeth Mathews funds, 2008.481.4.. Chicago (IL), Art Institute of Chicago. © 2018. The Art Institute of Chicago / Art Resource, NY/ Scala, Firenze
Carla Arocha e Stéphane Schraenen Circa Tabac (dettagli), 2007 Courtesy the artists Johann Georg Pinsel St. John the Apostle and Our Lady (dettaglio), 1758 Courtesy Lviv National Gallery, Ukraine Photo: Alex Salinas, 2018
Bruce Nauman Good Boy, Bad Boy, 1985 dvd, digital betacam, 2 monitors, 2 players Collection M HKA - Museum Of Contemporary Art Antwerp / Collection Flemish Community, Antwerp
Diego Marcon Monelle, 2017 Film 35mm, animazione CGI, colore, suono, loop Prodotto da In Between Art Film Courtesy the artistst and ermes-ermes, Vienna
Pierre Huyghe Untitled (Human Mask), 2014 Film, color, sound 19 minuti Courtesy of the artist; Marian Goodman Gallery, New York; Hauser & Wirth, London; Esther Schipper, Berlin; and Anna Lena Films, Paris. © Pierre Huyghe
Roberto Cuoghi Megas Dakis, 2007 stampa su carta cotone, 73x63,5x5cm Collezione privata
Willem de Rooij Bouquet IX, 2012 composizione floreale, 10 varietà di fiori bianchi, vaso bianco in ceramica, diametro: 100 cm Courtesy Galerie Buchholz, Berlin/Cologne/New York Foto: Szymon Roginski

Tags

Articoli consigliati