“Ecce homo”, il dipinto ritrovato potrebbe essere di Caravaggio
Attualmente l’opera, attribuita inizialmente a un pittore minore della cerchia di Ribera, è stata ritirata dalla vendita e sono in corso accertamenti. Gli esperti si danno battaglia potrebbe essere di Caravaggio, Vittorio Sgarbi vorrebbe riportare in Italia e restaurare la presunta opera dipinta da Michelangelo Merisi
Era stato messo da pochi giorni all’asta con una stima di appena 1500 euro il dipinto “Ecce homo”, attribuito a un pittore della cerchia di José de Ribera (artista del XVII secolo conosciuto come lo Spagnoletto), per poi essere ritirato dalla vendita con il sospetto che si tratti invece di un’opera di Caravaggio. Il ministero della Cultura Spagnolo ha quindi sospeso l'asta di Madrid per evitare la possibile esportazione dell'opera all'estero, come ha confermato oggi il ministro della cultura José Manuel Rodríguez-Uribes.
A scovare l’olio su tela di 111 centimetri per 86, presso la piccola casa d’aste spagnola, Ansorena, sarebbero stati i due mercanti d’arte, Marco Voena e Fabrizio Moretti.
Sul fronte dell’attribuzione del dipinto a Caravaggio i pareri degli esperti sembrano essere ancora discordi. A sostenere che l’opera sia effettivamente di Michelangelo Merisi è in primis Vittorio Sgarbi, il quale ha affermato che con l’aiuto di un finanziatore potrebbe addirittura riportarlo in Italia. “L’impronta di Caravaggio - ha spiegato Sgarbi- si vede dallo sguardo brutale dell’uomo a sinistra e dalla mano che trattiene il panneggio rosso della stola: questo motivo è la firma indiscutibile del Merisi”. Il prezzo del dipinto se fosse riconosciuto come del Caravaggio - ha detto Sgarbi "potrebbe essere 100-150 milioni se lo vendi a un privato tipo Thyssen e 40-50 se lo vendi al Prado".
Al momento l’unico “Ecce Homo” di Caravaggio è quello conservato a Palazzo Bianco di Genova, attribuito al Merisi solo nel 1954, da Caterina Marcenaro e Roberto Longhi, ma senza l’accordo unanime dei critici. Per il dipinto spagnolo non resta dunque che attendere gli ulteriori studi e verifiche della comunità scientifica.