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"Inventing Haute Couture": Charles Frederick Worth al Petit Palais

Oltre 400 oggetti, tra abiti, accessori, quadri, raccontano la storia della Maison fondata da Charles Frederick Worth, il couturier che vestiva imperatrici, aristocratiche europee e milionarie americane.

La contessa Greffulhe con la Robe au lys di Worth, foto Nadar
La contessa Greffulhe con la Robe au lys di Worth, foto Nadar

Quella del Petit Palais è la prima mostra dedicata a Charles Frederick Worth e alla storia successiva della sua Maison durante le successive generazioni. Dal 7 maggio al 7 settembre saranno oltre 400 gli oggetti, tra abiti, quadri, accessori (provenienti dalle collezioni del Galliera, del Metropolitan, del V&A, di Palazzo Pitti, da varie collezioni private) che ricostruiranno il fasto delle toilettes dal Secondo Impero al periodo tra le 2 guerre mondiali. Nato in Inghilterra, trasferitosi a Parigi nel 1846, Worth apre nel 1858, a 33 anni, la Worth & Bobergh al n°7 di rue de la Paix.  L'incontro che fa la sua fortuna è quello con Pauline Von Metternich, la moglie dell'ambasciatore austriaco celebre per il suo spirito, le sue feste e il suo gusto impeccabile, con cui sapeva valorizzare una bellezza non convenzionale (al punto che le sue memorie verranno intitolate con la sua autodescrizione,  "Je ne suis pas jolie, je suis pire").

Charles Frederick Worth, Robe au lys, circa 1896
Worth, Robe du Soir, circa 1895
Jean Béraud, Une soirée. 1878

Quando poco dopo l'imperatrice Eugenia lo nomina suo fornitore ufficiale, ordinandogli centinaia di toilettes, Worth diventa il couturier conteso dalle dame di corte delle Tuileries come da tutta l'aristocrazia europea. Un successo che lo vede imporre prima la crinolina e poi, a partire dal 1868, la tournure, e che porta alla separazione dal socio svedese e alla nascita, nel 1870, l'anno di Sedan e della caduta dell'impero di Napoleone III, dell'etichetta Worth. Tra le altre clienti che fanno la storia della maison Sissi, l'imperatrice d'Austria che indossa un suo abito di tulle bianco ricamato di stelle nel celebre ritratto di Winterhalter e si rivolge a lui anche per l'abito dell'incoronazione a regina d'Ungheria, la siciliana Franca Florio e la contessa Greffulhe, Elisabeth de Caraman-Chimay, la cugina del prototipo del dandy ottocentesco, Robert de Montesquiou, e la musa cui si ispirò Marcel Proust per la sua duchessa di Guermantes, alla cui impareggiabile eleganza il Galliera aveva dedicato una mostra, "La mode retrouvée", tra 2015 e 2016.

Worth, Tea Gown, circa 1897
Worth & Bobergh, Costume de ville, 1868 o 1869
Worth, Robe du Soir Flapper 1925

Nel 1895 Worth muore, e alla guida della Maison passano i suoi figli Jean-Philippe e Gaston che ne consolidano la reputazione, ancora molto alta a inizio 900. Negli anni 20 sono i figli di Gaston, Jean-Charles e Jacques ad occuparsene, assicurando l'ubiquità, nelle toilettes delle socialites più eleganti di tutto il mondo, di quella speciale tonalità di blu conosciuta come "Blu Worth". Nel 1924  Worth lancia la prima fragranza, Dans La Nuit, seguita da altre, tutte racchiuse in immaginifici flaconi di Lalique, tra cui la celebre Je Reviens. Scents che si potranno testare nella loro formula originaria grazie alla ricostruzione dell'Osmothèque di Versailles     

Egidio Scaioni, Pubblicità del profumo Vers le jour de Worth 1925

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