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Summer break a Borgo Egnazia

Il resort di Savelletri è tornato in questi giorni alla ribalta della cronaca come possibile sede del prossimo G7.

Borgo Egnazia
Borgo Egnazia
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I tetti
Il Porticato
La Vair Spa
Borgo Egnazia
Borgo Egnazia di notte
Borgo Egnazia

Quando si sta per arrivare a Borgo Egnazia il paesaggio cambia, si infittisce di ulivi. Ma oltrepassato l’ingresso del resort l’esuberanza della vegetazione è una magnifica sorpresa. Un trionfo di azalee, gelsomini, fichi, cactus, ulivi, la quintessenza della fantasia di una immersione nella natura del Sud, in spettacolare contrasto con gli edifici di pietra bianca, che si tinge di riflessi oro o rosati a seconda dell’ora. La sensazione ardente del calore del sole fa apprezzare ancora di più le scenografiche piscine, come strisce turchesi nel bianco. Diventato famoso per  le celebrities che vi soggiornano, in primis Madonna, il resort è stato concepito come una masseria con un borgo limitrofo, costruiti in tufo e pietra locale, con le sue case dai tetti piatti su cui è bellissimo sostare al tramonto, la piazza, la torre con l’orologio, e 28 ville. Un concentrato di  Puglia programmaticamente da cartolina, molto attrattivo per inglesi e americani, ma ormai frequentatissimo anche dagli italiani. 

Grazie anche al grande campo da golf tra il resort e Cala Masciola, beach club con un ristorante celebre per il pesce. Qui come agli informali  la Frasca e Il Porticato la cucina è pugliese, una celebrazione goduriosa degli ortaggi prodotti nei campi della proprietà, del pesce dell’Adriatico, dell’olio extravergine di oliva della Masseria San Domenico, la casa di famiglia convertita in resort, che ha segnato l’ingresso dei Melpignano nell’ospitalità. 

Masseria Le Carrube

Da provare assolutamente, oltre al caffè leccese con ghiaccio e latte di mandorla, la cucina vegetariana, con un menu che cambia ogni sera, del ristorante della vicina Masseria Le Carrube, che si rifà alla tradizione di non sprecare nulla tipica della cultura locale. Una cucina che lo chef Massimo Santoro definisce "etica", «a km 0 e a tempo 0 perchè non c’è praticamente permanenza in frigo». Solo apparentemente semplice ma a volte invece estremamente complessa, anche perchè per chi ha problemi di intolleranze lo chef non si limita alla sottrazione o alla sostituzione di un determinato elemento, ma ricostruisce il piatto per renderne il sapore. tra i piatti che si ricordano, un antipasto di insalatina di agretti, formaggio morbido di capra, fave croccanti e dressing di sedano e mele,  o il meraviglioso tiramisù con carrube, caffè e San Marzano. 

Nelle ore calde gli ambienti bianchi e freschissimi della Vair spa rappresentano un magnifico rifugio, dove ripristinare l’equilibrio vellutato della pelle aggredita dal sole coi facial Bakel, il marchio vegan, cruelty free e testato ai metalli pesanti che sta rivoluzionando il concetto di idratazione grazie ai suoi patch in 3D di acido ialuronico. Da non perdere, sia per chi pratica regolarmente sia per chi vuole provare per la prima volta, la lezione privata di Pilates con Anna, che utilizzando sia Cadillac che Reformer, riesce a spingervi al massimo nella consapevolezza dei bisogni e delle tensioni del corpo. 

Piena di cose che si avrebbe voglia di portare a casa, Bottega Egnazia vende i bei piatti visti nei ristoranti, tanti oggetti sfiziosi che valorizzano i know how locali e abiti ariosi e leggeri, di cotone o di lino, con bei colori e belle stampe, spesso firmati Canfora.

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