Range Rover PHEV, il lato cool di essere eco-friendly
Sentirsi protetti nel confort di un attico metropolitano su un’impervia stradina dolomitica o perché no, in un guado fangoso del litorale toscano. Ecco come ci si sente alla guida della Range Rover Vogue P400e PHEV. Migliorare un’auto, sul mercato dal 1970, non è certo impresa da poco. Chissà quante notti insonni hanno trascorso i progettisti negli ultimi anni. Sì, perché quando si parla di Range Rover Vogue non si hanno solo alte aspettative in termini di linee invidiabili, design degli interni da hotel 5 stelle e sistemi d’infotainment degni di Minority Report. Range Rover Vogue significa poter raggiungere qualsiasi angolo del mondo qualunque siano le condizioni delle strade e anche in loro assenza: ma con classe. Tutte le attese createsi nella mia testa fin da bambino sono state rispettate al 100%. La quarta edizione della Range Rover Classic nell’allestimento Vogue è un lussuoso appartamento di Manhattan con tanto di terrazzo e vista su Central Park. Credo che la metafora sullo “stato in luogo” sia abbastanza chiara per farvi immaginare non solo la ricercatezza e l’accuratezza degli interni, ma soprattutto la posizione di guida che domina sulla strada, sulle auto e su qualsiasi altro soggetto a più ruote nei vostri dintorni.
L’aspetto più interessante da raccontare è il suo “moto a luogo” dato dalla propulsione PHEV. Questo acronimo ancora poco intuitivo significa Plug-in Hybrid Electric Vehicle. In sostanza, nella vettura si unisce un motore convenzionale a un motore elettrico e una batteria. Il PHEV si ricarica con una presa di corrente esterna oppure utilizzando la frenata rigenerativa. Nello specifico, il PHEV studiato dagli ingegneri Range Rover denominato P400e utilizza la combinazione del motore Ingenium Si4 a benzina 2.0 300 CV e un motore elettrico ad alta capacità da 105 kW con una batteria da 13 kWh per una potenza totale di 404 CV. Senza dover far nulla il luxury PHEV si muove in modalità parallela combinando senza soluzione di continuità il motore elettrico a quello benzina. Lo scatto al semaforo è fulmineo senza gravare sul consumo del carburante. Il silenzio è totale.
In alcuni momenti, mio figlio, mi ha sottolineato che “questa macchina fantastigliosa consuma solo 2,8 litri" (per 100 km) che a conti fatti sono quasi 35 km con un litro. Certo, il motore elettrico fa la sua parte e infatti, quando la batteria è scarica il consumo è daresticamente più alto toccando anche i 18 litri per 100 km. In media, nelle due settimane di test (un peccato sia durato così poco) il consumo medio si è attestato sui 10 km/l. Un dato assolutamente in linea considerando i quasi 2.600 kg della vettura più passeggeri e bagagli. Nella versione PHEV si ha quasi la sensazione di viaggiare gratis. Sebbene non siano ancora molte le colonnine di ricarica delle auto elettriche, per ora è possibile trovarne diverse che erogano il servizio gratuitamente. Si tratta soprattutto di aree di servizio, hotel, ristoranti e supermercati. Per mia fortuna, il supermercato Tigros, poco distante da casa mia, ne aveva ben 4 gestite da e-Station.
Avrebbero dovuto erogare almeno 11kWh ciascuna, ma i dati della macchina suggeriscono che la potenza fosse di gran lunga inferiore dato che per una ricarica intera bisognava calcolare poco più di 5 ore. Inferiori i tempi di ricarica con Enel X. Le colonnine del circuito EVWAY a cui Jaguar Land Rover ha aderito hanno ricaricato al 100% la (mia) Range Rover Vogue P400e PHEV con una media di 3,5h. Per chi invece avesse la fortuna di avere un garage –largo almeno 210 cm– la presa domestica ricarica al 100% la batteria in 7,5 ore.
Dopo l'impaccio della prima ricarica alla colonnina Enel X di Villa Cortese, la gestualità della ricarica diventa facilmente un automatismo. Uno dei vantaggi della PHEV è la comodità del parcheggio riservato alle vetture elettriche che generalmente è sempre vicino al punto di vostro interesse, soprattutto nelle grandi città. Il problema, al solito, è dei furbi che parcheggiano indiscriminatamente le proprie vetture hold style. Anche lo stile di guida cambia. A differenza dei super SUV assetati di carburante che invitano a schiacciare l’acceleratore a tavoletta, Range Rover PHEV non ha nulla da dimostrare. Questo permette istintivamente a ciascun conducente di diventare un autentico hyper-driver: un'attenzione (quasi) maniacale a non spingere sull'acceleratore e un uso pressoché preponderante del freno motore per ricare e fermarsi. Non è questione di conto in banca, è il lato cool dell'eco-friendly.