The Now Icon: Rafferty Law
«Grazie alla Valentino family e a Pierpaolo Piccioli per avere invitato me e la mia mamma alla vostra meravigliosa sfilata». C’è tanto di Rafferty Law in questo messaggio con cui, sul suo profilo Instagram, ha raccontato l’esperienza in passerella durante l’ultimo show di Milano. Ventitre anni, figlio delle star cinematografiche Jude Law e Sadie Frost, cresciuto nella Londra che conta, è pronto a conquistare il mondo come modello, attore e musicista. Circondato da artisti e libero di esprimere la propria creatività, gli è stato attribuito qualche eccesso e, ultimamente, un flirt mai confermato con la pop star Rita Ora. All’inizio del 2021 Sky Tv lancerà “Twist”, la rivisitazione in chiave contemporanea del romanzo ottocentesco di Charles Dickens di cui Law impersona il protagonista, diretto da Martin Owen e al fianco di un mostro sacro come Michael Caine. Nello stesso periodo uscirà anche il primo album del gruppo con cui suona da quando era ragazzo, gli Outer Stella Overdrive, dove milita anche Rudy Albarn, nipote di Damon, voce carismatica dei Blur. Intanto il singolo “Bad Times” è già uscito e si sta facendo notare, anche grazie al video diretto da sua madre Sadie, sua guida anche negli ambiti più modaioli, grazie all’esperienza con la linea Frost French, al momento congelata.
Stai diventando una presenza fissa delle fashion week più importanti, quanto conta per te il mondo della moda?
Avevo circa sedici anni quando ho iniziato a ragionare con mia madre sul mettermi alla prova come mo- dello. Mi sono bastati un paio di lavori per capire che mi piaceva molto, perché entri in contatto con gente stimolante, a cominciare dai fotografi con cui scatti. Mi è anche servito a rafforzare la mia autostima e a farmi scoprire un aspetto fondamentale del mio carattere.
Ovvero?
Ho capito che per funzionare bene devo essere messo sotto pressione, mi piace quella sensazione di tensione posi- tiva che mi spinge a dare il meglio di me. Quando mi hanno affidato il ruolo di Oliver Twist sapevo di dover dimostrare che quella parte la meritavo davvero, così mi sono preparato al massimo. Il taglio contemporaneo che il regista ha voluto dare presupponeva una grande agilità del mio personaggio, perciò mi sono impegnato con dei corsi di parkour e allenamenti supplementari in palestra. Volevo arrivare sul set al massimo delle mie possibilità.
E com’è andata?
Davanti alle macchine da presa tutto è stato naturale. È da quando sono piccolo che sperimento e mi metto alla prova tra musica e recitazione, sento che piano piano sto riuscendo a realizzare il mio sogno, quello di esibirmi e riuscire a comunicare con il pubblico. A dire il vero il mio primo desiderio era di fare il calciatore, ma ora direi che sono più contento così.
Anche perché tuo padre ti può dare più consigli in fatto di film che di centrocampo...
Durante il lockdown abbiamo realizzato insieme un cortometraggio con la regia di Darren Strowger (l’attuale compagno della madre Sadie, ndr) e siamo felici perché “The Hat”, i cui incassi saranno devoluti in beneficenza, è stato nominato per la categoria “Best UK Short Film” al Raindance Film Festival, che si terrà a fine ottobre. Nel girarlo, ho capito la fortuna di essere circondato da una famiglia e amici meravigliosi. Spero di essere circondato da questa positività anche in futuro. Se tengo la testa a posto, lavoro sodo e non mi lascio mettere al tappeto dalle difficoltà, io dico che ce la faccio.
Photographer Alan Gelati
Stylist Chloe Beeney
Grooming by Chris Sweeney @onerepresents using @davines and @augustinusbader
Photoshoot tailor Paul Strotton tailoring