The Now Icon: Nick Jonas
Negli ultimi due anni Nick Jonas ha sposato l’attrice Priyanka Chopra, si è riunito con i suoi compagni di band e fratelli, i Jonas Brothers, ha pubblicato un nuovo album, “Happiness Begins”, recitato nel film “Midway” di Roland Emmerich e si è imbarcato in un tour internazionale. La carriera della star ventisettenne, nata come fenomeno pop ai tempi di “Hannah Montana” ‒ ricordate la sitcom della Disney con Miley Cyrus? ‒ non è stata facile: la scoperta della malattia nel 2007 (Nick è affetto da diabete di tipo 1), la rottura della band nel 2013, unita al rapporto difficile con i fratelli, lo avevano allontanato dalla scena. Nel 2014 però Nick si rimbocca le maniche e ottiene il successo della critica con l’album omonimo da solista, che include il triplo disco di platino e raggiunge la hit numero 1 negli Stati Uniti con il singolo “Jealous”. Conquista il prestigioso “Hal David Starlight Award” della Songwriters Hall of Fame dedicato ai cantautori, e co-scrive una canzone intitolata “Home” per il film “Ferdinand” (FOX Animation), con cui riceve una nomination per il Golden Globe 2018. La sua popolarità si misura su Instagram, dove conta 29 milioni di followers con cui dialoga regolarmente, per lanciare nuovi progetti, come la partecipazione come coach di “The Voice”, o momenti di vita privata.
Cosa hai provato quando “Sucker”, la canzone che segna il ritorno dei Jonas Brothers, ha raggiunto l’apice degli Hot 100 della classifica Billboard?
Abbiamo capito che eravamo ancora noi. L’emozione è stata incredibile, avevamo il timore che non saremmo stati accolti bene, che produttori e collaboratori non avrebbero voluto lavorare con noi. Invece no, ed è stata una buona iniezione di fiducia, anche per i nostri percorsi personali. Grazie al supporto dei fan il nostro ritorno è stato speciale.
Hai da poco concluso il tour “Happiness Begins” insieme ai tuoi fratelli, come è stato ritrovarsi sul palco?
È una sensazione fantastica. Abbiamo trovato un equilibrio tra le canzoni del passato e quelle nuove. Apriamo con “Rollercoaster”, dal nuovo album, perché le montagne russe rappresentano i momenti più difficili a livello emozionale, una giostra dalla quale sali e scendi, comparabile alla nostra carriera in fondo. È una canzone divertente ed energica, non esiste modo migliore di iniziare. Ci fa sentire grati di quello che abbiamo. Una delle canzoni che mi diverto di più a suonare ultimamente è “What a man gotta do” che abbiamo cantato ai Grammy di quest’anno.
A proposito di “What a man gotta do”, puoi dirci il suo significato? Nel video della canzone troviamo anche tua moglie Priyanka, l’attrice Sophie Turner e Danielle, mogli di Joe e Kevin...
La canzone parla dell’amore e di tutto quello che si fa per conquistare l’affetto di qualcuno. Lo spirito d’iniziativa, il corteg- giamento, anche il ballo in effetti! È stato entusiasmante girarlo in famiglia, come era successo per “Sucker”. Nelle prime sequenze c’è un evidente omaggio a “Ri- sky Business”, la scena in cui Tom Cruise vestito solo con una camicia bianca, calzini di spugna e occhiali da sole, balla e canta “Old Time Rock and Roll” di Bob Seger. Il regista Joseph Kahn ha creato un visual spensierato, dove spunta un riferimento anche a “Grease”. Abbiamo girato metà giornata solo per la mia scena dove ballo e sculetto, un tempo piuttosto lungo per stare in camicia e mutande.
Come vedi la tua carriera di atto- re, produttore e in futuro anche regista?
Voglio continuare a recitare e trovare nuovi progetti a cui lavorare. Ho recitato in “Jumanjiˮ negli ultimi due anni. Quello che conta è pensare all’impatto che avrà sul pubblico e scegliere bene il team con cui lavorare. Ho scelto di produrre la serie per Netflix “Dash and Lily” con la mia casa di produzione, la Image 32, insieme a Shawn Levy, produttore esecutivo di “Stranger Things”, ho unito le forze per dare vita a una nuova storia tratta dal romanzo “Dash & Lily’s Book of Dares” (in italiano, “Come si scrive ti amo”), scritto da Rachel Cohn e David Levithan. Sono gli stessi autori del libro “Nick & Norah: tutto accadde in una notte”, dal quale è nato il film del 2008 con Michael Cera e Kat Dennings.
Come è stato essere sul set di “Jumanjiˮ per i due film “A New Worldˮ e “The Next Levelˮ?
La pressione di essere associato al cult originale con Robin Williams è stata alleviata quando ho saputo che non era un reboot o un remake ma una nuova avventura di “Jumanjiˮ, così abbiamo potuto riscrivere la nostra storia. C’è un nuovo set di personaggi e il gioco da tavolo diventa un videogioco. Abbiamo portato quanto amavamo del primo “Jumanjiˮ, ad una nuova generazione in un modo nuovo e attuale. Il trio di su- per attori, che può intimorire, composto da Jack Black, Kevin Hart e The Rock (Dwayne Johnson) si è assicurato che ci divertissimo, penso che si veda. Strano non mi abbiano cacciato dal set, ridevo in continuazione.
Puoi dirci di più su “Chaos walking” diretto da Doug Liman, qual è il tuo ruolo?
Le riprese risalgono a tre anni fa, una volta finito di girare non sempre hai tutte le informazioni del caso. La data di uscita non è ancora certa, ma dovrebbe essere a gennaio 2021. È un thriller fantascientifico tratto dai romanzi di Patrick Ness. Parla di un mondo distopico dove non ci sono donne e le creature possono sentire i pensieri degli altri attraverso una proiezione di immagini, parole e suoni, chiamata “Noise”. Il mio personaggio è Davy Prentiss Jr, un giovane soldato guidato dalla gelosia. È il figlio del principale antagonista, interpretato da Mads Mikkelson. Il mio è un un personaggio non particolarmente buono, rivale di lunga data del protagonista Todd Hewitt.
Ci racconti il nuovo progetto con Amazon Prime, che vede coinvolta anche tua moglie sulle coppie che stanno per sposarsi?
L’idea ci è venuta avendo provato l’esperienza dello Sangeet. Sono le feste e i rituali che in India si celebrano il giorno prima delle nozze. Si tratta di un rito tradizionale, che prevede canti e balli, ed ha lo scopo di unire e rafforzare il legame tra le famiglie. Con Priyanka abbiamo pensato, perché non farne uno show? Ho lanciato un contest/casting da cui si accede tramite link del mio profilo Instagram. È un omaggio all’amore, un modo per documentare tutto quello che c’è dietro l’unione di due persone. Io mi reputo fortunato perché il mio matrimo- nio è stato tutto una festa, con doppie ce- lebrazioni in America e in India, dove la famiglia di mia moglie mi ha accolto con calore, così un’intera nazione che mi ad- dirittura dato un soprannome “Jiju”, che significa genero o marito della sorella. E la vita da sposati è fantastica!
La moda è diventata una parte della tua routine quotidiana, in che modo coordini il tuo stile con quello di tua moglie? Cosa ti piace e come ti vesti nel tuo tempo libero? Quali sono i tuoi brand preferiti?
Ho scoperto che sono disposto a sperimentare più di quanto non facessi prima, forse anche perché è divertente farlo con Priyanka e perché pur avendo uno stile diverso riusciamo sempre ad essere in sintonia, seppur con scelte individuali. Parto da pezzi classici e semplici, ma cerco sempre di inserire nel look un elemento che si distingue davvero. Credo anche che il mio stile rifletta il mio percorso creativo, è il mio modo di esprimermi. Mi piacciono brand come Ralph Lauren, John Varvatos, Dior e Louis Vuitton. Ho mosso i primi passi nel mondo della moda lanciando la mia terza fragranza con John Varvatos, che si chiama JVxNJ Silver Edition.
Quale altro interesse coltivi nel tuo tempo libero?
Adoro giocare a golf! E sto affinando le mie doti di interior designer; mia moglie ed io ci siamo immensamente divertiti ad arredare casa insieme, progettando, ideando, scegliendo ogni pezzo d’arredamento.
Ti vedremo presto nella nuova edizione del programma di culto “The Voice”. Ti ritieni un bravo coach? Quali sono i tuoi consigli per essere un buon musicista?
Impegnarsi, alla fine è l’unica cosa che conta davvero. Vedere come questi giovani artisti crescono velocemente, stare con i cantanti di domani e incitarli a migliorare mi gratifica. A tutti loro dico di essere una spugna, di ascoltare i consigli che gli vengono dati da noi giudici. E poi spiego l’importanza delle persone con cui scegli di lavorare e dello staff di collaboratori con cui costruirai un rap- porto. Io devo il mio successo alle persone con cui ho lavorato, fin dall’inizio.
A proposito di collaborazioni, cʼè qualcosa in vista per i Jonas Brothers?
Abbiamo collaborato già con altri artisti, in particolare con Stevie Wonder, e il sogno sarebbe fare qualcosa con Beyoncé, dato che ci piacciono molto soul e R&B. Anche se la band è già una collaborazione di tre diversi musicisti. Joe, Kevin ed io vi portiamo ispirazioni e vibe diverse che uniamo in un mix unico, che è solo nostro.
La canzone che vorresti aver scritto è...
“Let it be” dei Beatles.
Foto Ricardo Abrahão
Testo Giorgia Cantarini
Styling Pablo Patanè
Grooming Charley McEwen e Frank Agency @ charley. mcewen
Location Rossendale Holiday Cottages, Dean Lane, Rossendale (Special thanks to Amanda and Mike @rossendaleholidaycottages)
Production Dreamers&Makers @ wearedreamersandmaker
Assistente fotografo Aaron Hussein
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