Hommes

L'ABC dello stile Louis Vuitton

Virgil Abloh continua la sua indagine sul vestire maschile di Louis Vuitton e sceglie un vocabolario più tailored. «Voglio affrontare la tradizione del menswear... Lo streetwear ci informerà su come cambiare i codici classici»
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Continua l’indagine di Virgil Abloh sul guardaroba maschile di Louis Vuitton. Dopo le dichiarazioni dello scorso autunno, secondo cui per Abloh lo streetwear è in via d’estinzione, il direttore creativo del menswear della griffe indirizza il suo fiuto da trend setter verso la riscoperta della tradizione sartoriale. «Dopo tre stagioni, è giunto il momento di esplorare l'etimologia del linguaggio già esistente di Louis Vuitton. Questa è la prima di una serie di collzioni che affronteranno la tradizione del menswear e la sua clientela tradizionale. Non vogliamo liberarci di tutto quello che abbiamo imparato dalla strada, ma al contrario vogliamo che sia quella cultura a ibridare la storia della maison», ha spiegato lo stesso Abloh. Che con la collezione uomo Pre-Fall 2020 decide di cristallizzare quel momento in cui i ragazzi si apprestano a entrare nella fase adulta e sentono la necessità di rivedere, attraverso il proprio look, i canoni classici del guardaroba. Il sartoriale, infatti, s’inserisce nella nuova collezione con silhouette che virano sul casual attraverso l’impiego di materiali da sempre votati allo sport, come i tessuti tecnici a stampa camouflage, la pelle o il denim, che da rock diventa chic. «La nostra filosofia estetica è costruita seguendo le informazioni che ci arrivano dalle persone che indossano realmente gli abiti. Quello che facciamo è l'analisi di una generazione: cosa acquistano le persone e perché le indossano? Questa domanda crea naturalmente un uguale interesse per la tradizione come per il cambiamento della stessa. Ma si tratta anche di sfidare se stessi ed esplorare territori diversi. Questa è la libertà creativa». Così il nuovo completo giacca e pantalone in abbinamento a un dolcevita, è proposto in velluto a coste a stampa camouflage, la coach jacket da collegiale diventa blazer dalla texture lucida in coppia con pantaloni formali, tutto monocolore con micro loghi in rilievo. Sotto compaiono camicia e cravattina, elementi dello stile "corporate", o insoliti cappelli "amish" a falda larga «Tutto ciò che facciamo è un'esplorazione, di diversi codici di abbigliamento. Cosa porta un uomo a vestirsi in un determinato modo per una certa occasione? Presentandoti a un colloquio di lavoro, potresti indossare jeans strappati vintage e maglietta rock ma ci sono dress code a seconda dell'occasione. Per aiutare questo pensiero a evolversi non stiamo gettando tutte le cose che abbiamo imparato dallo streetwear. Al contrario, sarà la strada a informarci su come cambiare». Punto forte sono proprio gli accessori, le cui presenza modifica completamente la percezione di ogni look: «Hanno il potere di sottolineare una personalità diversa. Borse e scarpe sono componenti chiave per esprimere un'attitude, sono quei pezzi che possono alterare l'intera espressione di un outfit. E in questo caso rinforzano l'intera direzione della collezione».

 

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