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Lost Frequencies, l'intervista al bravo ragazzo della musica dance elettronica

In occasione del Nameless Festival il dj belga ci svela com'è diventato uno dei più importanti artisti nel panorama musicale internazionale, con hit che hanno superato i 4 miliardi di stream. E il 9 giugno è uscito il suo ultimo singolo "The Feeling"...

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Lost Frequencies (Courtesy Sony Music)

Lost Frequencies, pseudonimo di Felix De Laet, è un DJ e produttore discografico belga nato il 30 novembre 1993. Ha guadagnato riconoscimento internazionale con il suo singolo di successo "Are You with Me" a partire dal 2014, raggiungendo la vetta delle classifiche in diversi paesi. Ha pubblicato numerosi brani di successo, collaborando con vari artisti e cantanti. Alcune delle sue canzoni più popolari includono "Reality", "Back to you", "Rise", "Are you with me". Ha vinto diversi premi, tra cui il Best Newcomer ai MTV Europe Music Awards del 2015 e il Best Belgian Act ai MTV Europe Music Awards del 2016. Il 2023 ha visto l'artista ricevere la sua prima nomination ai Brit-Award per "Where Are You Now", singolo che ha ottenuto il disco di platino, scalato le classifiche mondiali e superato oltre 1 miliardo e mezzo di stream. Venerdì 9 giugno è uscito il nuovo singolo "The Feeling", l'abbiamo incontrato in occasione del Nameless Festival 2023...

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La cover di "The Feeling", l'ultimo singolo di The Lost Frequencies (Courtesy Sony Music)

LO: Com'è iniziata la tua carriera? 
LF: Ho iniziato a produrre musica da adolescente, imparando su Youtube... insomma, con le risorse che avevo. Quando la mia passione è cresciuta sempre di più, ho iniziato a sperimentare prima con i bootleg, remixando brani che tutti conoscono comead es Bob Marley, per esempio, per poi definire uno stile di suono. Tutto è cambiato nel 2014, quando ho pubblicato "Are You With Me", che ho caricato su SoundCloud e poi pubblicato con Armada. Il brano ha avuto un successo enorme, sono stato il primo artista belga a ottenere un #1 nel Regno Unito e ha fatto il giro dell'Europa, degli Stati Uniti e non solo. 

LO: Cosa ti ha spinto verso la musica?
LF: Sono cresciuto in una famiglia di musicisti, avevo mille strumenti in casa e crescendo mi sono interessato ai generi più disparati. Tutto è iniziato da lì, in particolare con la musica elettronica e dance che era molto diffusa in Belgio, paese da cui provengo. La progressione naturale mi ha portato a produrre e a perseguire questo obiettivo prima come hobby, poi come passione. 

LO: Ha studiato musica o ha iniziato a suonare e ha capito che sarebbe stata la sua strada?
LF: Non ho studiato in conservatorio, ma sono sempre stato un musicista in grado di suonare tutti gli strumenti. Ho affrontato la musica da autodidatta e credo che questo possa essere stato un bene. Mi ha permesso di essere più creativo come artista, nel senso che non sono rigido o "formale" nell'approcciarmi a ciò che faccio. 

LO: Come è nato il nome "Lost Frequencies"?
LF: Ho iniziato creando bootleg e remixando brani. Alcuni erano un po' più sottotraccia di altri, "persi" o quasi dimenticati. Come "Are You With Me", che è stata creata a partire dall'omonimo brano country di Easton Corbin. Adoravo quel brano e rielaborarlo era qualcosa che piaceva non solo a me, ma anche ad altri. Il mio nome è nato dal desiderio di dare una nuova vita a questi brani "perduti"... e così, "Lost Frequencies"! 

LO: Quale parte del tuo lavoro preferisci, produrre o suonare davanti al pubblico di tutto il mondo? 
LF: Mi piacciono entrambe queste cose, poter viaggiare e suonare per i miei fan in tutto il mondo è una sensazione incredibile e sono molto fortunato a poter sperimentare le diverse culture che incontro quando viaggio.

LF: Come ti stai preparando per il Nameless Festival? 
LO: Sono molto emozionato di tornare in Italia! I fan italiani mi dimostrano sempre amore e iniziare la stagione dei festival con voi sarà molto divertente. Ho lavorato a molti nuovi editing e ad alcune esclusive per quest'estate.

LO: Come è iniziata la tua carriera? 
LF: Ho iniziato a produrre durante l'adolescenza, imparando su Youtube e con le risorse che avevo. Quando la mia passione è cresciuta sempre di più, ho iniziato a sperimentare prima con i bootleg, remix di brani che tutti sembrano conoscere come Bob Marley, per esempio, per poi definire uno stile di suono. Tutto è cambiato per me nel 2014, quando ho pubblicato "Are You With Me", che ho caricato su SoundCloud e poi firmato con Armada. Il brano ha avuto un successo enorme, sono stato il primo artista belga a ottenere un #1 nel Regno Unito e ha fatto il giro dell'Europa, degli Stati Uniti e non solo. 

LO: Cosa ti ha spinto verso la musica?
LF: Ho sempre fatto parte di una famiglia musicale, avevo strumenti in casa e mi sono interessato a tanti generi diversi crescendo. Tutto è iniziato da lì, in particolare con la musica elettronica e dance che era molto diffusa in Belgio, paese da cui provengo. La progressione naturale mi ha portato a produrre e a perseguire questo obiettivo prima come hobby, poi come passione. 

LO: Hai studiato musica o hai iniziato a suonare da autodidatta e hai capito che sarebbe stata la sua strada?
Non ho studiato formalmente, ma sono sempre stato un musicista, in grado di suonare gli strumenti e di affrontare le cose in modo più autodidatta - ma credo che questo possa essere un bene! Mi ha permesso di essere più creativo come artista quando imparo o mi ispiro in studio, nel senso che non sono così rigido o bloccato in un modo "formale" o tradizionale di approcciarmi a ciò che faccio. 

LO: Come è nato il nome "Lost Frequencies"?
LF: Come ho detto prima, ho iniziato creando bootleg e modifiche di brani, ma alcuni erano un po' più sottotraccia, "persi" o quasi dimenticati. Come "Are You With Me", che è stata creata a partire dall'omonimo brano country di Easton Corbin. Adoravo quel brano e rielaborarlo era qualcosa che piaceva non solo a me, ma anche ad altri, e così il mio nome è nato dal desiderio di dare una nuova vita a questi brani "perduti" - e così, "Lost Frequencies"! 

LO: Quale parte del tuo lavoro preferisci, produrre o suonare davanti a un pubblico in giro per il mondo? 
LF: Mi piacciono entrambi! Poter viaggiare e suonare per i miei fan in tutto il mondo è una sensazione incredibile e sono molto fortunato a poter sperimentare tutte le diverse culture attraverso questo viaggio che le mie produzioni mi hanno portato a fare.

LO: Come ti stai preparando per il Nameless Festival? 
LF: Sono molto emozionato di tornare in Italia! I fan italiani mi dimostrano sempre amore e iniziare la stagione dei festival con voi sarà molto divertente! Ho lavorato a molti nuovi editing e ad alcune esclusive per quest'estate.

LO: Cosa ti piace dell'Italia?
LF: La gente e il cibo! Gli italiani sono così accoglienti e, ovviamente, fanno la migliore pizza del mondo!

LO: In generale, cosa vuoi trasmettere con la tua musica?
LF: Solo buone vibes! Voglio che le persone trovino gioia nella mia musica e spero che porti un po' di luminosità e benessere al mondo.

LO: Come nascono i tuoi remix? 
LF: Dipende molto da brano a brano. A volte trovo l'ispirazione in un suono e voglio approfondirlo, altre volte aggiungo alla produzione uno stile che è poi la firma del mio sound, guidandolo con un'atmosfera edificante.

LO: "Broken", uscito lo scorso aprile, ha scalato le classifiche europee, ci parli del suo ultimo singolo, come è nato? 
F: È incredibile! Broken (Lost Frequencies cut) è stata per me l'occasione di prendere una direzione più progressive e più profonda che potesse davvero coinvolgere la folla nei miei live set. Ultimamente sto lavorando a molta nuova musica, con un nuovo singolo in uscita a breve che mi vede ritornare a uno stile country che incontra la dance.

LO: Quale pensi sia la chiave del tuo successo?
LF: Non credo che ci sia una chiave o una magia per il successo. Per me si è trattato di lavorare duramente per definire il mio sound e tutto è sempre stato guidato dalla passione e dall'avere un eccellente team intorno a me.

LO: Hai una faccia da bravo ragazzo... ti senti tale? 
LF: (Ride) Grazie! Direi che trattare gli altri come vuoi essere trattato è un punto d'inizio per ogni cosa, cerco e credo di essere onesto e di vivere tutto ciò che faccio con compassione.

LO: A cosa stai lavorando al momento? Cosa vorresti proporre al tuo pubblico nel prossimo futuro?
LF: Ho un sacco di nuova musica in uscita che verrà annunciata sui miei social media e mi sto preparando per una grande serie di festival quest'estate, quindi se non vi vedo al Nameless, spero di potervi vedere presto a uno show!

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