L’oligarchia degli uomini barbuti festeggia il World Beard Day
Il primo sabato di settembre ogni anno tutti gli uomini festeggiano il World Beard Day (giornata mondiale della barba, ndr). O almeno così dovrebbe essere. Tuttavia, nonostante la barba sia una caratteristica fisica ampiamente diffusa tra i popoli, sono molti gli uomini a cui ancora sfugge questa singolare ricorrenza. Le origini del World Beard Day non sono ben definite, ma sappiamo che i Vichinghi danesi ad esempio avevano un giorno speciale dedicato alla glorificazione delle barbe fin dall’800 d.C. Un rito pagano che arriva ai giorni nostri sotto forma di celebrazioni a volte grottesche. Nella Spagna meridionale, molti comuni si riuniscono per assistere a un incontro di boxe tra un uomo barbuto e un ragazzo senza barba. L’uomo barbuto, normalmente armato di una picca acuta, è in genere il vincitore. Nel villaggio svedese di Dönskborg poi, chiunque non abbia la barba viene bandito dalla città e costretto a trascorrere ventiquattro ore in una foresta vicina. Tornati in città, gli irsuti bruciano effigi dei loro cari con il mento pulito. Al riparo da questi cerimoniali anacronistici, seguono ben altre logiche le dinamiche che hanno portato la barba a essere de facto un complemento di stile irrinunciabile dell’uomo contemporaneo. Alcuni artisti nostrani in particolare ne hanno fatto un tratto distintivo della propria personalità, on e off stage, influenzando inevitabilmente l’immaginario dell’uomo cosiddetto “comune”. Ma chi più di altri ha giocato un ruolo determinante in questa partita arbitrata da barberie old school e barber shop metropolitani? Quali volti, seppur completamente differenti l’uno dall’altro, detengono il “beard power” assoluto? Reduce da un fortunatissimo tour sulle più belle spiagge italiane, il Jova Beach Party, Jovanotti è l’emblema del musicista barbuto (e un po’ hippie) da oltre un ventennio. Tassativamente incolta, la barba accompagna le peripezie del “ragazzo fortunato” prima ancora che i maniaci dello styling sdoganassero il prototipo dell’uomo hipster, amato e odiato al contempo a seconda degli schieramenti ideologici. Particolarmente folta la barba di Maurizio Carucci, cantante degli Ex-Otago nonché neoeletto sex symbol dell’indie all’italiana. Appena accennata e poco aggressiva quella di Lodo Guenzi, de Lo Stato Sociale. Scapigliata e “urban” quella di Coez, ingrigita e vintage quella di Brunori Sas. Iconica quella di Tommaso Paradiso, leader dei The Giornalisti, imprescindibile dal personaggio un po’ tenebroso un po’ farfallone che è il cantante è andato via costruendosi, più a colpi di shooting fotografici che di hit a dirla tutta. Ma adesso che il World Beard Day torna per ricordarci che radersi il primo sabato di settembre è considerato un gesto profondamente irrispettoso, anziché star qui a interrogarsi su quale look barbuto decidere di emulare sarebbe quanto meno auspicabile conoscere i prodotti e i device più cool da arruolare nella propria beauty “bearded” routine. Mentre Bullfog, proprio il 7 settembre, inaugura una nuova barberia nel cuore di Genova, in via Fiasella 34, la Boutique Acqua di Parma di Milano valorizza i servizi “Barbiere” con un’ampia linea di formulazioni specifiche per la rasatura e la cura della barba. Il Grooming Kit, ad esempio, è riservato a chi vuole avere una barba perfettamente curata anche negli spostamenti. All’interno l’Olio da rasatura (30ml), dalla texture trasparente, il Siero (15ml) nutritivo e districante, e la Colonia (20ml) per profumare con eleganza. Per un comodo sfoltimento fai da te è molto pratica la forbice da barbiere Beautytrack, mentre chi non rinuncia ad accuratezza e design può orientarsi sul nuovo Panasonic LV67. L’esclusivo sistema di taglio a cinque lame distribuisce la pressione in modo uniforme su tutto il viso, riducendola del 35%2. La potenza della lama interna, inoltre, si regola in automatico in base al tipo di pelo: aumenta per trattare efficacemente le zone più dense e diminuisce nei punti in cui i peli sono più sottili, evitando fastidiose irritazioni. Il tagliabasette a scomparsa inoltre, perfetto per una regolazione di precisione o una pre-rasatura veloce, è abbastanza tagliente da rimuovere persino la ricrescita di tre giorni, grazie alle resistenti lame in acciaio inox inclinate a 45°. Anche Chanel dedica agli uomini beard-addicted due prodotti della linea Blue de Chanel: la Crème de rasage (100ml) e il Soin hydratant 2 in 1 visage et barbe (50ml). Il primo, con la sua texture trasparente, consente di vedere esattamente dove posizionare la lama per la realizzazione di tutti gli stili. Il secondo parla a chi desidera idratare gli angoli del volto lasciati scoperti da pizzetti o baffi quasi geometrici. L’olio da barba Gucci Guilty Absolute, infine, è pensato per rendere la barba più liscia e morbida e al tempo stesso nutrire la pelle. Come per il profumo Gucci Guilty, l’accordo di cuoio e sandalo si fondono all’estratto di cipresso di Nootka. Ebbene, non ci resta che augurarvi Happy World Beard Day.