La sartoria radicale di Childrend of Discordance e la sfilata a Pitti Uomo 108
In collaborazione con la Japan Fashion Week Organization lo stilista e fondatore Hideaki Shikama porta sotto le volte della Stazione Leopolda la collezione uomo Primavera Estate 2025. Un ritorno alle origini, tra caos urbano e raffinatezza sartoriale.
Per la Primavera Estate 2026, Children of the Discordance riporta il suo universo creativo là dove tutto ha avuto inizio: nella Yokohama degli anni giovanili del designer Hideaki Shikama. La nuova collezione riconnette il marchio con la sua essenza più autentica, quella fatta di contrasti culturali e caos visivo, elementi che hanno sempre alimentato la sua estetica anticonformista.
Per Pitti Uomo 108 Shikama esamina l’influenza vibrante dei recenti viaggi di Shikama in Vietnam, che infondono alla collezione una palette vivace ma polverosa, fatta di colori surriscaldati, fumosi e dissonanti. Tecniche artigianali come tinture nebulose, candeggiature manuali e layering ricostruito danno vita a capi che sembrano plasmati dal tempo e dall’esperienza: ogni pezzo porta con sé l’aspetto vissuto di un racconto personale.
Un elemento distintivo di questa stagione è la collaborazione con un pattern maker formatosi a Londra, da tempo complice creativo di Hideaki Shikama. Il risultato è l’introduzione di una sartorialità più definita per Children of the Discordance, che si manifesta in camicie tagliate con rigore, giacche strutturate, pantaloni decisi e bermuda dalle linee pulite. Tuttavia, lo spirito sovversivo del brand non viene meno: ogni silhouette viene rielaborata con asimmetrie intenzionali, tinture sovrapposte e decostruzioni concettuali.
Alcuni capi, volutamente lasciati “incompleti”, aprono nuove direzioni espressive per il marchio, all’insegna della sperimentazione pura. Oltre all’apparente ruvidità, la collezione si distingue anche per una sensibilità materica sorprendente e un'attenta reinterpretazione dei filati. E ancora i patchwork realizzati in atelier, in cui si incontrano oltre 20 tessuti di lusso in una sinfonia di toni neri e marroni. Una collezione che celebra lo scontro creativo tra culture, l’imperfezione come linguaggio stilistico e l’individualità come atto radicale nel menswear contemporaneo.