Cascinelli, lo sportswear dreamy a Pitti Uomo 107: «Il mio uomo è libero e romantico»

Il debutto ufficiale di Cascinelli è a Pitti Uomo 107, con una collezione di capispalla che fonde la funzionalità dello sportswear con il fascino del classico abbigliamento urbano, perfetta sintesi tra tecnica ed eleganza. I materiali innovativi come il nylon riciclato sono impreziositi da inserti tridimensionali che richiamano i ricordi dell'infanzia, le ortensie curate dalla nonna. Il fondatore e direttore creativo Filippo Cascinelli, giovanissimo ma già con alle spalle un'esperienza importante maturata da Prada, racconta la nascita e lo sviluppo del suo nuovo progetto. 

L'OFFICIEL ITALIA: Qual è stato il tuo primo approccio alla moda?
FILIPPO CASCINELLI: Al liceo. Con alcuni amici comprammo plotter per stampare grafiche su felpe con cappuccio, vendendole ai compagni. Era tutto molto amatoriale, ispirato dallo street style. Da lì ho capito che quel mondo mi interessava.

LOI: Cosa ti appassionava di più?
FC: La ricerca estetica e l’idea di creare qualcosa di nuovo. Così ho iniziato a informarmi su scuole di moda e mi sono iscritto alla Marangoni.

LOI: Di dove sei originario?
FC: Sono nato e cresciuto a Milano, per me la moda è da sempre qualcosa di familiare. Tuttavia fui l’ultimo studente iscritto del mio corso, decisi all’ultimo minuto.

LOI: Chi o cosa influenza il tuo gusto estetico?
FC: La natura è la mia principale fonte di ispirazione, soprattutto in una tenuta di famiglia in montagna dove trovo pace e idee. Anche la musica gioca un ruolo importante.

LOI: Le canzoni che ascolti di più?
FC: Al primo posto non può che esserci Taylor Swift, in particolare con l’album Folklore. Lo trovo perfetto per stimolare la mia creatività.

LOI: Cosa porti con te dalla tua esperienza in Prada?
FC: Ho iniziato subito dopo la laurea, affiancando Giampiero Pesce nella creazione di sportswear e abiti formali. Prada è stata una scuola straordinaria, un’esperienza quasi surreale. Ho avuto l’opportunità di seguire ogni fase del processo creativo e produttivo, dagli incontri con Miuccia Prada e Raf Simons ai backstage delle sfilate.

LOI: Come è nato il tuo progetto personale, Cascinelli?
FC: È un’idea nata durante l’università. Ho deciso di aspettare di fare esperienza in un’azienda importante prima di lanciarmi.

LOI: Perché hai scelto Pitti per il debutto?
FC: Pitti Uomo è stato uno dei primi eventi che ho visitato da studente. È il luogo ideale per presentare una collezione maschile.

LOI: Quanti capi compongono la collezione?
FC: Sono dieci pezzi: alcuni modelli hanno varianti con e senza ricami floreali e in diversi tessuti. È una collezione pensata per partire con calma, con un equilibrio tra creatività e commerciabilità.

LOI: La collezione è solo maschile?
FC: No. È stata impostata sull’uomo per Pitti, ma stiamo già scattando varianti per donne.

LOI: Ha un nome?
FC: "From Nature, For Nature". È ispirata alla natura e ai fiori di ortensia della tenuta di famiglia in Trentino, un omaggio ai fiori che mia nonna curava con tanto amore in questo giardino stupendo. 

LOI: Quali materiali hai scelto?
FC: Principalmente tessuti italiani sostenibili, come nylon riciclati e lana. Ho voluto sperimentare, usando il nylon da fodera come tessuto esterno, e ho incluso una lana riciclata per un tocco più classico.

LOI: Come si dovrebbe sentire un uomo indossando i tuoi capi?
FC: Libero, romantico, a suo agio. Vorrei che i miei capi trasmettessero un senso di appartenenza alla natura.

LOI: Secondo te qual è un must-have per il guardaroba maschile contemporaneo?
FC: Un capospalla come il mio blouson: versatile, tra un cappotto e una giacca leggera, perfetto per ogni stagione.

LOI: Come ti senti prima del debutto?
FC: Emozionato e un po’ stravolto. Non realizzo ancora bene tutto quello che sta accadendo. Martedì, quando inizia Pitti, sarà il momento in cui capirò davvero di essere arrivato qui.

LOI: In bocca al lupo per tutto!
FC: Viva il lupo, grazie!