Best Typography & Design 2022: Niccolò Lapo Latini trionfa a New York!
Il progetto che ritrae una generazione riot e al passo con i tempi viene premiato dal Type Directors Club di New York.
Il Type Directors Club di New York decreta il Project Manager Niccolò Lapo Latini e il suo team vincitori del premio Best Typography & Design 2022, "award" di valore assoluto nel panorama Communication Design. Il progetto, sviluppato in partnership con Reebok, racconta di una gioventù ribelle, rumorosa e in continua evoluzione. Il manifesto di una generazione alienata e sperduta ma al contempo tanto forte da creare sgomento nel cuore e nella mente dello spettatore. Dopo questo traguardo raggiunto, Niccolò Lapo Latini diventa ufficialmente il più giovane direttore di progetto a trionfare in tale categoria, dalla quale dodici mesi prima uscì vincitore niente di meno che il New York Times.
Sicuramente un successo di forte rilievo, ma di certo non il primo raggiunto dal professionista originario di Macerata (attualmente operativo su Milano), tra l’altro in età così precoce, pensando al suo “palmares” ricco di pubblicazioni e collaborazioni internazionali di lustro. È bene ricordare infatti la menzione di Purple France nel Dicembre del 2020, quando in occasione del progetto “Buio II”, pubblicato dapprima in Inghilterra, Germania e Italia, celebrò Latini e le sue doti come team leader.
Lo stesso Emanuele Ferrari, fotografo italiano di fama mondiale dopo averci lavorato fianco a fianco in più di un’occasione, avvertì in tempi non sospetti, che il ragazzo aveva stoffa e che avrebbe sicuramente meritato le attenzioni scrupolose dei professionisti del settore negli anni a venire, confermandolo poi recentemente nella sua intervista rilasciata a Vanity Teen New York: «Nella vita privata e professionale a volte si fanno incontri eccezionali. Quello mio con Niccolò è sicuramente da annoverare tra questi. La sua mente è intuitiva e brillante, i suoi progetti profondi e ricchi di livelli di lettura. La sua visione del progetto e la sua solidità di pensiero lo rendono unico». Dunque una vittoria di squadra in quel di New York, il successo di un collettivo, che come ricorda Niccolò Lapo Latini stesso nelle sue più recenti interviste post-premiazione, prevale sempre su ogni individualità.
