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Alberta Ferretti lascia la direzione creativa del suo brand dopo 40 anni

Un’era si chiude per Alberta Ferretti, che lascia la direzione creativa del brand omonimo fondato negli anni. '70. La nuova guida creativa sarà annuciata a breve.

Alberta Ferretti (Getty Images)
Alberta Ferretti (Getty Images)

«Sono passati 43 anni dalla mia prima sfilata», ha dichiarato Alberta Ferretti, «l’entusiasmo e la passione che nutro verso il mio lavoro e verso la moda sono immutati, ma credo che a questo punto della mia carriera sia una scelta giusta e consapevole quella di aprire la strada ad un nuovo capitolo creativo per il marchio che ho fondato e che continuerà a portare il mio nome. Sono felice ed orgogliosa di lasciare a chi mi succederà un’eredità fatta di eleganza, femminilità e concretezza. Credo che il brand Alberta Ferretti continuerà ad essere un punto di riferimento per tutte quelle donne che amano tutto ciò che è sofisticato, ricercato e di grande qualità».

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Kaia Gerber in passerella per Alberta Ferretti (Getty Images)

All'età di 18 anni, dopo la chiusura della sartoria di famiglia nel 1965, dove era cresciuta coltivando il suo amore per le stoffe, Alberta Ferretti decide di aprire a Cattolica, in Romagna, il suo primo negozio, Jolly Shop, dove propone abiti di marchi internazionali insieme a proprie creazioni. Nel 1974 firma la sua prima collezione e nel 1980 fonda, con il fratello Massimo, Aeffe, un’azienda che diventa nei decenni leader nel settore della moda di lusso. Nel 1981 inaugura lo showroom a Milano e nel 1983 le sue collezioni sfilano per la prima volta sulle passerelle milanesi.

La collaborazione con Franco Moschino a partire dal 1983 segna una svolta, seguita nel 1984 dalla nascita della linea Philosophy. Gli anni successivi vedono la firma di accordi con celebri stilisti come Rifat Ozbek e Jean Paul Gaultier. Negli anni ’90, Aeffe sbarca negli Stati Uniti e nel 1999 rileva il 70% di Moonshadow, proprietaria del marchio Moschino, gettando le basi per il successo globale di Aeffe Fashion Group. Nel 2007, con ricavi di 270 milioni di euro, Alberta Ferretti decide di quotare Aeffe alla Borsa di Milano.

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