Banani addio, Zegna firma la nuova aiuola in Piazza Duomo a Milano
La mole della cattedrale sullo sfondo, le piante dell'Oasi Zegna - parco che tutela la biodiversità nelle Alpi Biellesi, voluto dal fondatore della maison Ermenegildo - saranno le protagoniste dell'aiuola verde in Piazza del Duomo.
Addio banani. Le pietre (o è il caso di dire piante?) dello scandalo traslocano definitivamente da Piazza Duomo a Milano. Proprio ora che anche i più asseriti detrattori si erano abituati alla loro vista tropicale. In realtà il cambio della guardia tra arbusti vecchi e nuovi non sarà questione di giorni, bensì di mesi.
Il progetto dell’architetto paesaggista Marco Bay che dal 2017 viene ospitato in Piazza Duomo con palme, banani e arbusti floreali cederà il passo al progetto ideato da Oasi Zegna, che porterà a Milano alcuni degli elementi distintivi della vegetazione dell'Oasi nelle Alpi Biellesi, ideata da Ermenegildo Zegna agli inizi del secolo scorso come un modello unico di consapevolezza sociale e ambientale. Il progetto di Zegna «trae ispirazione dal dipinto del 1957 di Dino Buzzati, "Piazza del Duomo di Milano", e mira a enfatizzare il ruolo cruciale della natura», ci dice Zegna. «Le aiuole avranno una struttura di base permanente con quattro boschetti di Canfore a cespuglio disetanee, piante sempreverdi e frondose che rappresenteranno gli elementi maturi di un ecosistema ottimizzato». Tra di essi, saranno introdotte piante soggette a rotazione: Rododendri dall'autunno alla tarda primavera e Philadelphus dalla fine della fioritura dei Rododendri. Questo garantirà il rispetto della biodiversità e delle stagioni. Le piante saranno poi reimpiantate nell'Oasi Zegna mentre le piante attuali avranno una nuova vita e saranno conservate nel luogo più adatto alle loro esigenze. L'Aiuola di Piazza Duomo sarà ufficialmente donata alla Città di Milano durante il Salone del Mobile 2024, segnando l'avvio di un progetto che ambisce a creare nuove Oasi Zegna nel mondo, arricchendo con biodiversità e significati educativi paesaggi urbani e non.