Musica

Talking With Ginevra

Abbiamo intervistato la giovane cantautrice torinese Ginevra : in uscita con il suo video 'Club', è stata selezionata da Elisa come una delle cantanti di nuova generazione più interessanti nella scena musicale italiana e si racconta nel nostro speciale musica 

Ginevra indossa body vintage, gilet a V e gonna Fila - foto di Mattia Guolo Styling Giorgia Cantarini
Ginevra indossa body vintage, gilet a V e gonna Fila - foto di Mattia Guolo Styling Giorgia Cantarini

Il nuovo video “Club è ipnotico. E Ginevra nome d’arte di Ginevra Lubrano giovane cantautrice torinese – sembra “rim- balzare”, sulle singole note, in assenza di gravità. «Insieme a “Rajasthan”, dello scorso anno, è il pezzo che mi riguarda più da vicino, lì cera tutto il mio mondo sonoro, e anche l’utilizzo particolare che faccio della voce… al di là del mezzo, perché diventa parte della produzione, è spezzata, una voce-suono, come un vestito per la canzone, per me un aspetto molto im- portante. In “Club, invece, cè un’altra dimensione che mi è affine, è un pezzo d’evasione, composto durante il lockdown, in un momento in cui si aveva bisogno di uscire dalla realtà». Entrambi i pezzi sono scritti in italiano. «A un certo punto è stata una necessità. Ho iniziato tardi a fare musica, negli anni del liceo ho capito che dovevo andare in quella direzione e ho subito iniziato a scrivere. Ma scrivevo in inglese, perché ho sempre ascoltato musica straniera, ero totalmente esterofila, a esclusione di alcuni classici italiani come Battisti e Ivan Graziani. Poi mi sono trasferita a Milano e ho fatto l’Accademia della musica. È stato più recente il bisogno di esprimermi in italiano, all’inizio quasi non mi riconoscevo, è una lingua che sentivo rigida, dura, ci ho messo un bel po’. Oggi però, anche per il lavoro in team con Francesco e Marco Fugazza, non tornerei indietro. Credo anche sia un elemento che mi lega a Elisa, il suo percorso mi ha influenzato, è stata una delle poche donne a cantare in inglese, carismatica, credibile. Ho tantissima stima per lei, sotto vari punti di vista, ho avuto il piacere di conoscerla, è una persona con una lunga carriera, una persona vera, con ancora voglia di sperimentare, restando se stessa». Una prerogativa che sta a cuore a Ginevra, anche quando si parla di estetica e musica. «L’immagine è fondamentale, penso ad artisti del passato, alle copertine di David Bowie, comunicavano il messaggio. Ed è ancora più importante nel 2021. A volte penso che abbia eccessiva importanza rispetto al contenuto. Io però sono minimal, semplice, quasi sempre struccata. A volte “troppo semplice”, faccio poco rumore, questo mi fa porre domande a me stessa, ma poi credo che bisogna rimanere quello che si è. Lestetica aiuta, ma io ho una mia identità, spero che questa cosa funzioni lo stesso, e non sia un ostacolo, e nel tempo mi permetta di raggiungere gli altri».

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Ginevra indossa body vintage su maglione smanicato a V, gonna in felpa con spacco e baby shoes, tutto FILA
Cardigan e panta palazzo Marco Rambaldi, bralette Fila, stringate Dr. Martens

E la moda? «devo sentirmi a mio agio. Non ho un brand di riferimento, a volte indosso cose trovate in un mercatino, se dovessi definirlo ho uno stile inglese-berlinese, nell’attitude. L’anfibio è un elemento importante, mi rappresenta, per il resto mi piacciono le cose semplici, squadrate, cromie molto basic, non mi piace mixare i colori. Come la mia musica, che per me è azzurra». E come la definiresti? «Ho influenze Trip Hop e Iper Hop, parlando dei suoni che mi rappresentano, anche se il mio è più cantautorato». Quando le si chiede se Milano sia tornata centrale per la musica, risponde: «non ho le chiavi della scena musicale, ma sicuramente a Milano c’è un giro importante, con Venerus, Gentile, ad esempio, ma anche a Roma, penso ad Ariete. Ogni città crea un proprio polo e generi, spesso rispecchiando se stessa». Hai in preparazione qualcosa di nuovo? «Sto scrivendo e lavorando tanto, non ho una data, ma compatibilmente con la situazione, dovrebbe essere pronto entro la fine del 2021». In “Metropolis” dici “ho sogni troppo grandi, quasi esplodono”, quali sono? «Cercare di vivere con quello che faccio e renderlo il mio pane quotidiano, è questa la mia più grande ambizione».

Total look Prada Linea Rossa
Total look Lacoste, sabot Sunnei
Credits

Photographed by Mattia Guolo @mattia_guolo
Styling  Giorgia Cantarini @giorgiacantarini
Hair Alessandra Andreotti @ales.mua
Make-up Elisa Maisenti @credodinomaforselisir using Rarity Collection by Layla Cosmetics @laylacosmetics
Photo Assistant  Elena Benvenuto @elenabenvenuto__Matteo Delia @98matteodelia
Styling Assistant Laura Lombardo @lanabanana4998

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