Il mondo di Azzedine Alaïa visto da Peter Lindbergh
La nuova mostra della Fondazione porta alla scoperta del mondo di Azzedine Alaïa, attraverso la incredibile lente di Peter Lindbergh. Due personaggi al centro di un rivoluzionario movimento artistico e stilistico, due icone, due modelli. L'inaugurazione sarà il 20 Maggio 2021 a Parigi presso la sede della Fondazione
Per la prima mostra del 2021, la Fondazione celebrare due grandi talenti che hanno fatto la storia della fotografia e della moda: Peter Lindbergh e Azzedine Alaïa. 50 fotografie di Peter Lindbergh e 32 silhouette iconiche delle collezioni di Azzedine Alaïa, sono state riunite insieme per dialogare tra loro in una comunità di spirito unica nel suo genere. Una mostra che racconta il territorio comune dei due, uniti nell'amore per il nero e per la straordinaria semplicità dell'eleganza. Bianco e nero per gli scatti di Lindbergh, abiti monocromatici senza tempo per le creazioni di Alaïa.
Cresciuti in due mondi diversi, diventati i mastri delle rispettive discipline, Peter Lindbergh e Azzedine Alaïa hanno infuso nuova linfa vitale alla fotografia e alla moda. Il primo, originario di Duisburg, aprì il suo studio a Parigi nel 1978 e iniziò a far conoscere le sue fotografie, ispirate dalla architetture della sua città e dalle affascinanti spiagge olandesi, in tutto il mondo. Dall'altra parte lo stilista, famoso per la sua privacy e per i suoi segreti sulle tecniche Haute Couture, gelosamente custoditi, divenne pian piano riconosciuto come l'architetto del corpo, esaltandone la forma, la bellezza, la magia. Insieme collaborano numerose volte, rifiutando l'eccesso e gli artifici che distraggano dal solo unico protagonista dell'esistenza: il corpo. Gli abiti fungono da piedistallo per il sorriso, il viso, gli occhi delle donne che vengono immortalate nella loro purezza e autenticità
La mostra Azzedine Alaïa e Peter Lindbergh, sotto la direzione artistica di Benjamin Lindbergh e Olivier Saillard, aprirà il 20 maggio 2021 alle ore 18 in rue de la Verrerie, a Parigi, indirizzo famoso per essere stato la casa personale di Azzedine Alaïa e ora sede della Fondazione a suo nome. Insieme alla mostra, è presentato anche un documentario inedito sulle riprese di Le Touquet del 1986. Un catalogo della mostra edito da Taschen e curato da Carla Sozzani presenta in copertina la top model Naomi Campbell. I testi di Olivier Saillard, Paolo Roversi e Fabrice Hergott testimoniano l'amicizia e la complicità artistica tra il designer e il fotografo..