Alla scoperta del mondo di Miista: dalle scarpe amate da Bella Hadid all'abbigliamento
Incontriamo la fondatrice del brand di scarpe più amato del momento, fondato da Laura Villasenin a Londra con cuore (e Made in) spagnolo. Dai primi tacchi "pazzi" alla creazione di accessori e abbigliamento, fino a quella volta che Bella Hadid ha postato le sue Miista e i social sono impazziti
Una "pazzia misurata" è un po' il motto di Miista, brand di scarpe, borse e abbigliamento che utilizza materiali premium, sperimentando e lavorando su un mix culturale tra la Galicia, dov’è nata e cresciuta la fondatrice, e gli scenari della Londra contemporanea. Il tutto all'insegna della qualità, della durabilità e alla comodità. La prima collezione è uscita online nel 2010 e ha conquistato cuori e caviglie delle appassionate di moda. Da un anno anche l'abbigliamento, l'avventura a cui il brand tiene di più. Ne parliamo con l'anima di Miista: Laura Villasenin.
Come hai iniziato e come si è sviluppato il marchio negli anni? Quali sono i i punti salienti della creazione di MIISTA?
La prima collezione è stata la Spring Summer 2011, e penso che ad oggi il marchio si sia evoluto così tanto da quando abbiamo iniziato. L'idea principale di partenza era offrire al mercato un prodotto ben progettato, dalle costruzioni interessanti ma con storytelling, tutto made in Europe a un prezzo democratico. Credo molto nella possibilità di avere un prodotto che duri, che sia ben fatto, con un design accattivante. C’è sempre stato il sogno di voler vestire le nostri clienti, che vanno dai 20 fino ai 70 anni. È come se tutti avessero qualcosa in comune e che fossero davvero sicuri di sé, forti e non gli dispiacesse provare a sperimentare un po'. Quindi con questo in mente ho sentito che avevamo l'opportunità di offrire un total look e ispirare un lifestyle completo. Fondamentalmente grazie al nostro interesse per l'artigianato e la filiera, volevamo farlo in un modo diverso, costruendo un ponte tra artigianato e sostenibilità. Per noi è importante credere in una filiera corta, sapere da dove viene tutto, come viene prodotto e chi lo produce. Abbiamo creato la nostra attività su piccola scala esattamente due anni fa. La prima collezione di abbigliamento è stata l'Autunno Inverno 2021 e ci è voluto un anno per configurarla e per testarla. La collezione che lanciamo adesso è la nostra terza collezione e sentiamo che ora siamo orgogliosi di ciò che stiamo facendo, anche se abbiamo ancora molto da imparare.
Dove presenterai la prossima collezione e cosa accadrà nel futuro prossimo di Miista?
La collezione SS23 è stata presentata a Londra prima dell'inizio della fashion week, con un evento-servizio fotografico, una sorta di street catwalk aperta a tutti. La nuova collezione si ispira alle prime nuotatrici degli anni ’30. La collezione sarà presentata anche a Parigi, mentre a fine mese nello store parigino arriverà anche la collezione abbigliamento.
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In termini di forme e tacchi, cosa pensi sia molto tipico di Miista?
Alcuni dei nostri best seller, come il modello Brenda, hanno la punta molto squadrata e un tacco sottile, un tacco che inizialmente ci dava molti problemi in fase di costruzione e test, mentre ora è perfetto. È iniziato come uno scherzo e poi è diventato parte del nostro piano: tendiamo a non prendere le cose troppo sul serio. Mescolando gli opposti, come un punta squadrata o forma super tonda con un tacco estremamente sottile. L'abbiamo lanciato, era proprio come avere tecnicamente l'estremo nelle forme e nella costruzione, ed è piaciuto molto.
In termini di sostenibilità, cosa stai facendo in questo momento in questo senso?
In termini di sostenibilità, per cominciare, ci assicuriamo che tutti i materiali sia nelle scarpe che nell'abbigliamento abbiano tutti origine europea. Per quanto riguarda le scarpe cerchiamo di scegliere il più possibile pelle conciata al vegetale, soprattutto le suole e le fodere. Cerchiamo anche di lavorare sulla durabilità e sul servizio di riparazione (ti mettiamo in contatto con gli artigiani specializzati della tua cittò). Per le scarpe, stiamo lanciando una linea di prodotti per la riparazione, e insegneremo alle nostre clienti come usare queste creme per far durare più a lungo i prodotti. Nell'abbigliamento ci assicuriamo di verificare tutti i tessuti che utilizziamo, il modo in cui ci riforniamo e il modo in cui tracciamo e lavoriamo su una filiera corta.
Hai qualche ambassador del marchio che ti ha effettivamente aiutato a promuovere l'immagine del brand? Sono clienti fedeli?
Chi ci ha aiutato a iniziare sono i nostri clienti fedeli. Abbiamo ricevuto un paio di e-mail e un cliente ci scriveva "ciao, sono così orgoglioso di vedere celebrity e personaggi di rilievo che indossano Miista. Per favore, non dimenticare che siamo quelli che sono qui con voi dall’inizio.” Abbiamo avuto come ambassador Bella Hadid ma in maniera incosapevole, perché è una fan del marchio e come lei molte altre. Facciamo del nostro meglio, ma a volte quando riceviamo messaggi come quello, ci ricordiamo che le persone comuni, i nostri fan, clienti, possono diventare ambassador del prodotto ma anche delle nostre storie, del nostro senso dell'umorismo e del modo in cui intendiamo la moda.