L'alta moda attraverso gli archivi de "L'Officiel" e la sinergia con il Prêt-à-porter
L'evoluzione della moda attraverso le copertine de "L'Officiel": opere d'arte in grado di catturare l'essenza del vestire. Dall'Haute Couture al Prêt-à-porter, un viaggio nel tempo all'insegna della bellezza e dell'eleganza timeless.
Celebriamo l'Haute Couture e la fine di una tra le settimane più attese dall'intero fashion system, quella interamente dedicata all'Alta Moda. A fare da cornice, la suggestiva Ville, che incarna alla perfezione l'eleganza timeless, l'artigianato pregiato e, in generale, la creatività.
Così, per rendere omaggio a queste collezioni, immergiamoci in un meraviglioso viaggio attraverso l'Archivio de "L'Officiel", una delle riviste di moda più influenti di tutti i tempi che ormai dal 1921 - con il suo storico slogan "de la Couture et de la Mode de Paris" - offre un autentico sguardo sulla storia della moda attraverso le sue copertine. Difatti, nel corso dei decenni, "L'Officiel" ha documentato e celebrato un'evoluzione, offrendo ispirazione e tutte le ultime novità dei più acclamati stilisti around the world.
Insieme scopriremo delle vere e proprie opere d'arte, capaci di catturare l'essenza della moda. In particolare, daremo uno sguardo alle copertine dedicate all'alta moda, tra gli anni '30 e '90.
Tra le pagine de "L'Officiel", sveleremo un tesoro nascosto, quell'universo in continua trasformazione che ha spalancato le porte alla nascita del Prêt-à-porter, mutando l'essenza stessa del vestire e del vivere la moda.
La nascita del Prêt-à-porter
L'alta moda, si sa, è sempre stata la massima espressione dell'artigianato e della creatività nell'industria della moda. È sinonimo di capi esclusivi e dalla speciale allure sartoriale, realizzati a mano da abili sarti e artigiani con tessuti pregiati e dettagli elaborati. Tuttavia, tutto questo era accessibile solo a una ristretta élite di privilegiati. Negli anni '50 e '60, oltreoceano, nasce il Prêt-à-porter, che ha introdotto un nuovo concetto di abbigliamento: capi pronti all'uso, più accessibili e innovativi.
Sebbene il termine "Prêt-à-porter" sia stato coniato negli Stati Uniti nel 1948 (ready-to-wear), la consacrazione di questa nuova forma di abbigliamento avvenne in Francia nel corso degli anni '60. Proprio qui, il celebre stilista francese Yves Saint Laurent la portò per la prima volta in passerella. In Italia, questa tendenza è arrivata nel 1971, quando Walter Albini scelse Milano come sede della prima sfilata della sua linea Prêt-à-porter presso la storica sede della Società del Giardino a Palazzo Spinola, dando inizio alla prima "Settimana della Moda milanese". Questo evento fu accolto con grande entusiasmo da note maison di moda tra cui Krizia e Missoni.
Dopo questo incredibile viaggio nel tempo, concediamoci un momento e godiamo delle nuove creazioni Haute Couture per la primavera estate 2024. Lasciamoci avvolgere dalla raffinatezza senza tempo dell'Alta Moda e cerchiamo di comprendere quei mondi inesplorati che sono la rappresentazione di un incredibile immaginario, raccontato attraverso l'estro creativo dei couturier.
Dedichiamoci un momento, perché la moda va assaporata in tutte le sue più piccole sfaccettature. È importante essere aperti e non vivere passivamente collezione su collezione. È fondamentale comprendere il messaggio e per farlo è utile avvalersi di uno spirito critico.
I tesori custoditi negli archivi de L'Officiel (che testimoniano l'evoluzione della Moda nell'ultimo secolo) ci guidano con maestria per affrontare il "nuovo" che attende ancora di sbocciare...
Archivio L'Officiel