Fashion

I 50 anni di storia di ICEBERG racchiusi in un nuovo libro

Edito La Nave di Teseo, il volume "ICEBERG 1974-2024 Rewind-Fast Forward" che ripercorre la storia del marchio italiano fondato dall'azienda Gilmar.

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Considerato come una vera e propria retrospettiva su cinquant'anni di storia di ICEBERG, il libro è stato concepito come uno scrapbook – una raccolta di ritagli di giornale accumulati nel tempo – e suddiviso per decenni. Nel volume un ampio spazio è dedicato al lavoro dei due direttori creativi di maggior durata, Jean Charles de Castelbajac e James Long, oltre a un inventario pressoché completo delle memorabili campagne pubblicitarie, firmate da fotografi di moda come Oliviero Toscani, Steven Meisel, Peter Lindbergh, Glen Luchford, Patrick Demarchelier, e David Lachapelle.

«Nel 1959 mia madre e mio padre (nda Giuliana Marchini Gerani e Silvano Gerani) hanno fondato l’azienda di maglieria Gilmar» racconta il figlio Paolo Gerani alla presentazione del libro a Triennale Milano. «Intorno ai primi anni Settanta l’intuizione di mia madre la spinge a comprendere che il mercato era in cerca di abbigliamento per il tempo libero. Nasce così ICEBERG nel 1974 con un forte focus sulla maglieria, affrontato con spirito innovativo, con un legame sullo sportswear e un’ispirazione cartoon che contraddistingue le collezioni». Fin da subito la visione si è iscritta nel contesto di un'industria che ha fatto convergere moda, comunicazione e produzione, contribuendo a creare il fenomeno del prêt-à-porter italiano.

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Paolo Gerani durante la presentazione del libro ricorda anche il potenziale dell'azienda ad aver scoperto e introdotto al fashion system talenti come Jean Charles de Castelbajac, Anna Sui, Marc Jacobs, Tomas Maier e James Long prima ancora che diventassero grandi nomi consolidando un successo duraturo. «La nostra azienda è sempre stata molto attenta alla tecnologia e all’attenzione di trovare i talenti giusti. Siamo molto grati al lavoro di Castelbajac» specifica Gerani. E poi il contesto romagnolo, fertile di idee e dinamismo, ha favorito questo percorso, fungendo da ponte tra il locale e il globale e diventando un centro propulsivo del Made in Italy.

“Ho sempre amato le innovazione e la sperimentazione con la maglieria. Con Giuliana mi sono divertito a tagliarla, riassemblarla e imbottirla. In questo siamo stati precursori perchè tutti questi interventi non venivano ancora fatti ai tempi” Jean Charles de Castelbajac

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Il volume dedicato a ICEBERG si apre con un saggio di Angelo Flaccavento: «Il libro si racconta visivamente, ma è accompagnato da due saggi: il mio, in apertura, che si focalizza sullo stile, sull’evoluzione delle narrazioni e sul cambiamento del tone of voice negli ultimi cinquant’anni, e il testo di chiusura di Marta Franceschini. Nel corso di questi 50 anni, il marchio ha mantenuto costantemente la creatività al servizio dell’industria». La pubblicazione, edita da La Nave di Teseo, è stata curata visivamente da Luca Stoppini, che spiega: «Abbiamo lavorato al libro in maniera iconoclasta: strappato le pagine delle campagne, ordinate cronologicamente e assemblate per decadi. Per raccontare il percorso dell’azienda ho inoltre richiesto gli interventi di Castelbaljac e James Long».

Un’opera che celebra mezzo secolo di storia del marchio e offre una riflessione sul suo impatto internazionale, supportata da una narrazione visiva e testuale che analizza come ICEBERG abbia saputo coniugare creatività, tradizione italiana e innovazione.

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