Genny Happy 10th Anniversary: l'intervsita a Sara Cavazza Facchini

«Genny è un brand storico di moda che ha da 10 anni un occhio attento alla sostenibilità, perché credo fortemente nel lavorare con etica e consapevolezza» racconta la direttrice creativa del marchio italiano Sara Cavazza Facchini che ha appena presentato la collezione donna primavera estate 2024 durante la Milano Fashion Week. Una celebrazione del decimo anniversario strutturata solamente con la cromia unica, il bianco, simbolo di purezza ed eleganza timeless: «Nella collezione si trovano tessuti sostenibili e naturali con tradizione fortemente italiana e un Made in Italy tutto italiano».

L'OFFICIEL ITALIA: Quest’anno saranno 10 anni di anniversario. Come hai pensato di celebrare questa speciale occasione?
SARA CAVAZZA FACCHINI: Celebrando nello stesso modo in cui il tutto è iniziato “sulla passerella” e creando una sfilata celebrativa esaltando al massimo quello che è il DNA del brand: un omaggio al bianco Genny, con dettagli metallo per silhouette che accarezzano il corpo, con tessuti materici quasi impalpabili e naturali.

LOI: Riguardando la legacy del brand, che cosa è cambiato durante tutti questi anni? 
SCF: Sinceramente più che di cambiamenti parlerei di continua evoluzione della femminilità. Nel DNA di Genny c’è una femminilità senza tempo di cui non ho mai voluto stravolgerne i canoni se non renderla sempre più contemporanea grazie a silhouette, tagli volumi, dettagli e ricami, che non sono altro che il risultato della mia continua ricerca creativa.

LOI: Avendo una forte preparazione sociologica, trovi che sia cambiata la visione e percezione della donna nella società in questi ultimi 10 anni?
SCF: Certamente è cambiata molto. Ma io credo che la donna sia sempre stata come oggi la vediamo, nel senso che dentro di sé aveva il seme per essere ciò che è oggi, la differenza è che sono cambiate le regole sociali, il modo di pensare e comportarsi, per cui lei oggi può essere molto più libera di esprimere se stessa sia i termini di personalità, di gusto e scelte. Nella moda osano e giocano molto di più con i colori, con look che una volta erano considerati solo per i più giovani, indossano giacche e camicie dal taglio maschile. Non temono il giudizio se non quello di in essere sé stesse e non piacersi.

LOI: Che cosa ci racconti della tua ultima sfilata primavera estate 2024 presentata durante la Milano Fashion Week?
SCF: È stata una celebrazione del bianco e delle sue sfumature per una donna che vuole essere delicata, ma decisa. Volumi fluidi alternati a forme più cocoon e dettagli che richiamano al naturale grazie a lavorazioni ad intreccio. Non mancherà il simbolo della Maison l’orchidea nelle sue varie interpretazioni.

LOI: So che a novembre aprirà uno store a Los Angeles, quali saranno le prossime activation in programma per celebrare il decimo anniversario?
SCF: A fine settembre ci sarà l’apertura della prima boutique a LA, nelle vicinanze di Rodeo Drive e insieme all’opening di inaugurazione c’è in programma una sfilata evento dedicata alla città degli angeli e alla celebrazione dei 10 anni insieme alle celebrities che hanno accompagnato Genny in questi anni.

LOI: Quanto incidono le tendenze sulla tua direzione creativa? 
SCF: Vivo il mio lavoro con una particolare attenzione e sensibilità alle cose in avvenire e divenire: un occhio sempre aperto al futuro per cui non posso non amare o non considerare le tendenze, ma la tendenza non è il DNA di Genny ma solo uno degli ingredienti da amalgamare con i codici del brand stesso.

LOI: Qual è stata la soddisfazione più grande del tuo lavoro fino ad ora? 
SCF: Svegliarmi una mattina e vedere sui social il video della canzone di Jlo “Pati Lonely” in cui Jlo indossava un abito Genny e poi nei 15 giorni a seguire, vederne la proiezione sui mega schermi di Times Square. Il tutto è accaduto a mia insaputa perché gli stylist di Jlo avevano selezionato l’abito nel mio ufficio stampa di LA, chiedendo la totale riservatezza sulla richiesta fino all’uscita della canzone.