Thoroughly Modern: Adriana Lima
Una conversazione tra fashion e dintorni ricordando i nineties e guardando al futuro. La super model Adriana Lima riflette sui suoi 25 anni nella moda insieme alla designer newyorkese Anna Sui, che la tenne a battesimo nel 1997. Ricorda il taglio di capelli voluto da Steven Meisel, la vita a New York negli anni '90, le passerelle. E svela i suoi piani per il domani: «Vorrei recitare e creare un mio brand. Come modella voglio continuare a scattare il mio corpo che cambia. Ma voglio essere celebrata per cio che sono oggi. Come ogni donna dovrebbe essere celebrata per ciò che è».
Photography MARCUS COOPER
Styling LUCA FALCIONI
Gli anni ’90 e i primi 2000 sono stati una fonte di ispirazione per le passerelle della Primavera Estate 2022 così come per gli esuberanti TikTokers. Ed è all’epoca, più precisamente nel ’97, che inizia la carriera di Adriana Lima, modella brasiliana appena arrivata a New York. La scena fashion newyorkese traboccava di energia, con super models come Naomi Campbell e Linda Evangelista, il fotografo Steven Meisel e designer innovativi come Marc Jacobs e Anna Sui. Amata per le sue collezioni nostalgiche ispirate agli anni ’60 e ’70, Sui era già un’icona della moda. La designer sino-americana era una della poche ad avere rifiutato l’idea di power dressing anni ’80, introducendo una nuova visione dell’American Style, ispirata dalla musica indie e dai movimenti culturali del tempo. Sui amava far sfilare top model e rockstar (Dave Navarro, il chitarrista dei Jane’s Addiction e occasionalmente dei Red Hot Chili Peppers, aveva debuttato in passerella con lo show della Primavera Estate 1997). Sebbene il mito della supermodel avesse ceduto il passo alle eroine androgine dell’heroin-chic, sul finire degli anni ’90 ci fu una nuova ondata che diede il via all’invasione delle brasiliane. «All’improvviso, c’erano queste brasiliane meravigliose, ultra sexy e femminili. Adriana è emersa al momento giusto», sottolinea Anna Sui. Le forbici del famoso hairstylist Garren le regalano un look coi capelli corti e Sui la include nel cast della sfilata Primavera Estate 1998 ispirata al surf, facendola debuttare sulle passerelle.
ANNA SUI: Ricordo che sei venuta nel mio studio e avevi un taglio di capelli adorabile. E avevi 14 o 16 anni allora? Eri molto giovane.
ADRIANA LIMA: Si, ero sui 16 anni. E ricordo quel taglio, credo di averlo tenuto per quattro anni. Ricordo l’incontro con Steven Meisel, voleva che mi tagliassi i capelli e a me piaceva molto l’idea. Volevo vedere come sarei stata con i capelli cor- tissimi, così l’abbiamo fatto.
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AS: Ti stava così bene! Ti rendeva edgy. Credo abbia davvero aiutato a lanciarti. Avevi un volto meraviglioso e questo taglio audace che ti rendeva speciale, unica..
L’OFFICIEL: Com’erano i casting all’epoca?
AL: Era il 1997 quando mi sono trasferita a New York, dove stavo a casa di Eileen Ford. Non ero in un appartamento da modelle perché ero così giovane e ho iniziato subito a fare cast. Ricordo la mia prima settimana con appuntamenti tutto il giorno, dalle nove del mattino alle sette, otto di sera, correvo a destra e manca con il mio book, oggi non lo si porta più. E quel coso è pesante! Avevo visto praticamente tutti i magazine, tutti i fotografi e ti ho incontrata in quel periodo. La tua campagna e la tua sfilata in quel momento erano stati per me i momenti top. Mi hanno aperto moltissime porte.
AS: La tua carriera è decollata così velocemente, in un lampo sei diventata una supermodel.
AL: Non me l’aspettavo. Ero felice e molto fortunata di poter lavorare con te e con il tuo incredibile talento.
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LO: Come si stava a New York negli anni ‘90? Che atmosfera si respirava nel fashion system di allora?
AS: C’era così tanta energia. Le persone che venivano alle sfilate erano lì perché o lavoravano per la stampa o erano buyer, e tra il pubblico c’erano un sacco di amici di amici. Tutte le super modelle uscivano con stelle del cinema. Avevamo delle prime file molto glamorous con i loro fidanzati, oppure le rock star nel backstage. Era un po’ come un party in cui ogni modella voleva portare il suo ragazzo. Era un mondo molto più piccolo allora, e in qualche modo ci conoscevamo tutti.
AL: Credo che il mondo della moda sia cambiato. Per quanto si provi a riportare l’energia degli anni ’90, non sarà lo stesso, non lo sento così. Come dice Anna, mi manca molto l’aspetto più organico della moda. Oggi tutto è molto corporate. E mi mancano anche gli scatti in pellicola, non sopporto il digitale!
AS: Il digitale è semplicemente troppo rigido. Non ha quella magia che arrivava dalla pellicola.
AL: Dà personalità all’immagine, ha una sua texture. Sai quanto tempo ci mettevano i fotografi a prepararsi per un servizio? Lavoravano per due giorni in studio per preparare le luci, poi tu arrivavi il terzo giorno per fare i test degli scatti con le polaroid e dopo scattavano. Quelle giornate, i loro setting mentre tu arrivavi, roba da matti!
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LO: Da quando hai iniziato la tua carriera a oggi, pensi che sia cambiata la percezione delle donne nel settore? Senti di avere più potere oggi rispetto agli inizi della tua carriera?
AL: Ho visto molti cambiamenti. C’è più diversità nella moda e donne con forme differenti sono accettate e questo è totalmente diverso rispetto ad allora. Sei una modella ma sei comunque una donna; devi comunque affrontare quelle fasi della vita in cui la tua faccia e il tuo corpo cambiano. Credo che queste fasi andrebbero mostrate e celebrate. Ho sempre usato il palcoscenico che avevo, sono stata la modella che più a lungo ha lavorato per Victoria’s Secret e anche per Maybelline New York. Le modelle di solito non durano, mentre il mio scopo era di costruirmi una lunga carriera. In questo modo, anche quelle che stavano emergendo avrebbero avuto la stessa opportunità. Non faccio più molto come prima, ma ci sono ancora. Ho dei piani per il futuro, vorrei recitare e creare un mio brand, su cui sto lavorando proprio adesso. Come modella, nella fase in cui sono di madre e donna più matura, voglio continuare a scattare il mio corpo che cambia, perché diciamocelo, oggi non ho lo stesso aspetto dei miei 20 anni. Ma voglio essere celebrata per ciò che sono oggi, come ogni donna dovrebbe essere celebrata per ciò che è.
LO: Ha due figlie giovani, questa tua riflessione sta influenzando il modo in cui le cresci?
AL: Si, Valentina ha 12 anni ed è alta come me. E poi ho Sienna, 9 anni. Non voglio che avvertano certi stereotipi a cui doversi uniformare. Ciascuna ha la sua unicità e voglio che siano in grado di abbracciare la loro, senza cercare di essere qualcun altro. Una di loro in effetti vuole fare la modella. Ha visto delle immagini di me in passerella, ma non le ho mai parlato molto di questo argomento. È venuta da me e mi ha detto apertamente: “Voglio fare la modella”. Ok, se è questo quello che vuoi, ti darò il mio supporto. In un paio d’anni, quando sarà pronta, la vedrete.
In tutto il servizio Adriana Lima indossa gioielli con diamanti, BVLGARI.
HAIR: Andrew Fitzsimons using ANDREW FITZSIMONS @ BOOTS.CO.UK
MAKE UP: Adam Burrell
PRODUCTION ASSISTANT: Oly Innes
PHOTO ASSISTANT: Nelson Castillo
HAIR ASSISTANT: Jose Fernández
STYLING ASSISTANT: Hannah Chung