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Maria Antonietta la biografia di Greta La Medica

Esce una nuova biografia della regina francese curata da Greta La Medica, già autrice della biografia Coco Chanel parte della collana Le Grandi Donne della Storia. Vita e curiosità della giovane sovrana, il cui fascino è rimasto immutato nel tempo e i cui segreti sono ancora tutti da scoprire

'Maria Antonietta' di Greta La Medica
'Maria Antonietta' di Greta La Medica

Greta La Medica, scrittrice ed attivista del movimento LGBTQIA+, già autrice della biografia di Coco Chanel pubblicata dal Corriere della Sera, torna a indagare sulle donne che sono entrate nella storia, oltre che nel mito. Tra queste, parte della serie Regine e Principesse, troviamo Maria Antonietta la monarca francese conosciuta per fascino, bellezza e stravaganza al quale sono stati dedicati dipinti, libri, film, come quello di Sofia Coppola, Maria Antoinette, in cui si esaltano i diversi aspetti della regina, spesso dipinta come un personaggio di bassa statura politica, in questo libro emerge la figura di una donna molto passionale, emancipata e testarda, colta e abile nell'ars oratoria.

"In prima battuta, ero un po' scettica: tutto il romanticismo melenso, che purtroppo Hollywood ha quasi sempre adoperato per raccontare la vita di questa regina, mi lasciava perplessa. Solo dopo un attento studio delle fonti, e distraendo l’aspetto più cerimonioso del rituale di corte, la vita di questa donna mi ha praticamente conquistata. È diffusa l’idea che questa regina fosse solo avvezza ad abbandonarsi alle frivolezze più esecrabili, se si considera che ben il 98% della Francia versava, ai tempi, nella totale miseria. Ma dietro i pomposi ritratti barocchi della pittrice di corte Elizabeth Vigèe Le Brun, si nasconde una donna travagliata che deve combattere fin dall’età di 11 anni con un destino già segnato dal suo rango e che visse una grande passione segreta che si consumava all’ombra di un trono che tentò di abbandonare rifugiandosi in un palazzo più “modesto” il Petit Trianon. Nella mia biografia si rintraccerà una trasformazione esistenziale di questa donna: da fragile delfina viziata a ostinata reggente consapevole di un destino di cui diventa l’artefice assoluta! Sarà sotto il minaccioso tuono della Rivoluzione francese, che inizierà a raccontarsi alla storia attraverso i suoi fasti leggendari fino allo stoico martirio che la condurrà, passo dopo passo, sul patibolo insieme alla ferale arma del boia, per divenire infine la Regina più famosa di sempre. " Racconta l'Autrice all'Officiel.

>> Scorri verso il basso per leggere 10 curiosità svelate per noi da Greta La Medica, tratte dal volume " Maria Antonietta"

10 Curiosità su Maria Antonietta a cura di Greta La Medica

1) “Toinette” era il soprannome con cui affettuosamente la madre, l’Imperatrice Maria Teresa d’Austria, si rivolgeva a lei, quando da piccola giocava nella maestosità del castello di Schönbrunn a Vienna.

2) Il suo maestro Pietro Metastasio, il famoso poeta e drammaturgo, le infuse la passione per la lingua italiana con la quale Maria Antonietta si esprimeva in modo fluente, meglio addirittura del francese.

3) I festeggiamenti per il matrimonio con Luigi XVI durarono la bellezza di 26 giorni; dal 21 Aprile a Vienna, dopo essersi sposata per procura in terra natia, la cerimonia terminò in pompa magna a Versailles, il 16 Maggio. Per la prima volta nella storia della reggia, i cancelli furono aperti al popolo che poté ammirare i suoi leggendari giardini, curati come un prezioso ricamo.

4) Quando era delfina, Maria Antonietta amava lanciarsi in fughe repentine durante la notte in visita alla capitale, lasciando la corte dormiente. In uno dei leggendari balli in maschera cui partecipò, conobbe l’uomo che amò in segreto per tutta la vita, il conte di Fesen. (Figura che ha ispirato Lady Oscar).

5) L’antipatia per la favorita del monarca, la Contessa du Barry, la costrinse ad ingaggiare una vera e propria guerra fredda a corte e mise in bilico i rapporti con l’Impero Asburgico, facendo tremare perfino il suo stesso matrimonio. Dopo una lunghissima trattativa, durata mesi, le uniche parole che Maria Antonietta rivolse alla donna più potente di Francia furono: “C’è molta gente oggi a Versailles”. Queste 7 parole storiche misero fine all’attrito calato sulle due casate Asburgo-Borbone.

6) La sua prima notte di nozze con il marito, fu un vero disastro, Luigi infatti si ritirò nelle sue stanze abbandonando il talamo nuziale sotto gli occhi di tutti. Questa tiepida relazione conobbe la passione dell’amplesso dopo ben 7 anni d’attesa, poiché il Re di Francia soffriva di fimosi che dovette risolvere chirurgicamente.

7) Ogni capriccio veniva mutato in moda il giorno stesso: Maria Antonietta disponeva di un esercito personale di esperte in fascino femminile. Il suo guardaroba contava centinai di abiti che ogni anno dovevano essere minuziosamente confezionati in ogni singolo dettaglio. Questa maniacale attenzione nella scelta di tinte sempre nuove e tessuti pregiati veniva celebrata con le famose “pupèes de la mode”, forse il primo prototipo della famosa Barbie di oggi!

8) Oltre alla fidatissima stilista personale Madame Bertin e l’esperto coiffeur “il divino” Leonard, Maria Antonietta aveva anche dei gioiellieri personali, Boehmer e Bassenge. Questa famigerata coppia di artigiani realizzò il collier più importate di tutti i tempi con la bellezza di 2800 carati di diamanti e perle rarissime incastonati su 500 grammi d’oro zecchino. Questa famigerata collana passerà alla storia come “l’affaire du collier” che procurerà alla regina infamanti accuse, pericolosissime per il suo regno.

9) La marcia delle popolane “Le Amazzoni di Les Halles” che si recarono a Versailles per chiedere il pane al cospetto del Re, fu architettata, in ogni particolare, dal noto drammaturgo Choderlos de Laclos, autore del famosissimo romanzo epistolare “Le relazioni pericolose” che ha ispirato il cinema con l’omonimo film di Stephen Frears del 1989.

10) La prigionia di Maria Antonietta durò un lustro. Durante questi lunghissimi anni, la Regina fu spogliata lentamente di ogni singolo possedimento e titolo. Gli atti più tragici della sua esistenza si consumarono nella Roccaforte del Tempio. Questo castello medievale, quando era ancora amata dal suo popolo, apparteneva al fratello del Re, il conte di Provenza, ed era nel grande salone, che Maria Antonietta trascorse momenti di spensierata follia fra fiumi di champagne e le piume di struzzo con cui amava ornare i capelli, moda che lanciò proprio il suo parrucchiere personale.

>> Scorri verso il basso per vedere le foto delle sfilate e dei film ispirati a Maria Antonietta

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Un'editoriale ispirato a Maria Antonietta tratto da L'Officiel Paris 1994 Issue 786, dipinto Maria Antonietta (1783) di Elisabeth Le Brun
L'autrice: Greta La Medica
L'autrice - Greta La Medica

GRETA LA MEDICA è un’impegnata esponente del movimento LGBTQ+. Attivista e appassionata dei movimenti femministi, ha frequentato la facoltà di Lettere classiche a Milano e si è dedicata allo studio del costume collaborando con prestigiosi brand e riviste di moda. Greta La Medica è la prima donna transessuale ad aver collaborato con il Corriere della Sera prendendo parte alla realizzazione di una prima collana (Le Grandi Donne della Storia con Coco Chanel) e, adesso, con un secondo volume, parte della serie Regine e Principesse, in vendita in edicola a partire dal 15 Maggio.

Foto ritratto di Giovanni Cannizzo

MODA & CINEMA ISPIRAZIONE A MARIA ANTONIETTA

1 / 7
Alexander Mc Queen ss20 Look 41
Brock ss20 Look 1
Vivienne Westwood ss20 Look 61
Brognano ss21 Look 24
ADDIO MIA REGINA (2012) DI BENOÎT JACQUOT
MARIE ANTONIETTE (2006) DI SOFIA COPPOLA
MARIA ANTONIETTA (1938) DI W. S. VAN DYKE II
 

MARIA ANTONIETTA D'ASBURGO LORENA

La vita in breve

Maria Antonia Giuseppa Giovanna d’Asburgo-Lorena nacque alla corte di Vienna nel 1755, penultima dei sedici pargoli della Regina Maria Teresa d’Austria e di Re Francesco I di Lorena. Già in età prescolare poté disporre di un appartamento privato, unico lusso concessole alla corte viennese, dove vigevano il rigore, la disciplina e la morigeratezza dei costumi cari all’imperatrice. Alle lezioni di musica e canto, francese e acquerello, alternava le ore consacrate al catechismo e agli esercizi di memoria, soprattutto sulla storia degli Asburgo. Maria Antonietta si comportava ancora come un “maschiaccio” e curava poco la sua persona quando nella primavera del 1770, a 15 anni, lasciò l’Austria per andare a nozze con l’introverso Luigi Capeto, erede al trono di Francia. Un matrimonio combinato come tanti, che venne consumato ufficialmente solo dopo circa 8 anni dal giorno delle nozze per un problema di impotenza del sovrano e dai quali nacquero 4 figli Maria Teresa, Liugi Giuseppe, Luigi Carlo e Sofia Elena.

Alla corte di Versailles, la Principessa figlia degli imperatori d’Austria, di notevole bellezza per i canoni estetici dell'epoca, si buttò alle spalle la sobrietà dell'educazione ricevuta, facendosi notare per l’estrema disinvoltura con cui spendeva senza freni in lussi e frivolezze, dagli abiti confezionati su misura allo champagne. Oltre a party, spese ingenti per cosmetici ed acconciature, la giovane regina ebbe molti amanti tra i quali l’affascinante conte svedese Alex von Fersen, che le fu devoto fino all’ultimo dei suoi giorni. Già dagli inizi della sua permamenza a corte prima ancora di diventare Regina, l’eco dei suoi eccessi era arrivata fino a Vienna, provocando la viva preoccupazione dell’illustre madre, costretta a scriverle spesso lettere severe, nel tentativo di indurla a un contegno degno di una donna del suo rango. Nemmeno i sudditi, in tempo di crisi durante la Rivoluzione Francese vide di buon occhio il lifestyle di eccessi della Regina, per i quali era la Vipera, la Sanguisuga, Messalina o semplicemente l’Austriaca.

Sebbene stremata dalle privazioni durante la permanenza nelle famigerate prigioni della Conciergerie, Marie-Antoinette non rinnegò mai niente della sua condotta, sinceramente convinta di aver agito sempre per il bene del popolo nei suoi vent’anni di governo: “Je suis calme comme on lest quand la conscience ne reproche rien” scrisse in prossimità del supplizio.

Era una Marie-Antoinette intristita e malconcia quella che il 16 ottobre 1793, tra gli insulti dei cittadini, percorse per l’ultima volta le strade di Parigi per raggiungere Piazza della Rivoluzione. Ben poco restava della donna “meravigliosamente ben fatta” che aveva estasiato Élisabeth Vigée Le Brun, sua pittrice preferita. Ciononostante, la testa la tenne alta fino all’ultimo, con la stessa, altera maestà dei bei tempi. Vestita di una tunica grezza – ritratta al suo passaggio da un disegno senza retorica di Jacques Louis David -, saliva al patibolo come la detenuta numero duecentottanta nel 1793.

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