Roma è un gioiello
Roma è bellezza, Roma è un museo a cielo aperto, Roma è Roma, unica, con tutti i suoi pregi e difetti.
Difficile da conoscere sul serio, incanta e stupisce per le sue architetture, ed è proprio tramite palazzi segreti e monumenti celebri di varie epoche che abbiamo deciso di scoprirla.
Guide d'eccezione Giulia e Costanza, fondatrici del brand di gioielli Co.Ro Jewels, che proprio dall'architettura traggono ispirazione.
Scopriremo una Roma diversa dove il Colosseo Quadrato (Palazzo della Civiltà Italiana) è un anello e l'antico acquedotto romano un bracciale...
Questo anello ha per noi un particolare valore sentimentale, si ispira infatti al porticato del Liceo Visconti che abbiamo frequentato entrambe e dove è nata la nostra amicizia. Si tratta di uno dei più antichi licei di Roma ,una sede prestigiosa, che fu prima centro educativo e culturale dei gesuiti - il Collegio Romano, da cui riprende il nome la piazza antistante e l’acronimo del nostro brand - e poi liceo dall 1871.
Oltre quindi ad un indiscutibile valore storico e culturale, ci siamo lasciate ispirare dal porticato di questo antico e affascinante palazzo per ricordarci ogni volta la meraviglia della nascita di un’amicizia.
La Galleria Spada, ospitata nell’omonimo palazzo dietro Campo de’Fiori, rappresenta una delle più grandi illusioni prospettiche di Roma: sembra infatti che la galleria sia lunga 35 metri, mentre in realtà è di 8,82. Costruita dal genio di Borromini tra il 1652 e il 1653, questo capolavoro è stato realizzato grazie all’interesse del committente Bernardino Spada, perchè probabilmente attribuiva a questa galleria il significato dell’inganno morale e dell’illusione delle grandezze terrene.
L’abbiamo scelta per la creazione di uno dei nostri gioielli più iconici per il fascino che ha da sempre esercitato questa illusione prospettica su di noi, sin dai tempi dei nostri studi di architettura, guardando il gioiello.
Noto e ignoto, profano e sacro, … …. / il patrimonio rituale delle tradizioni spirituali occidentali e orientali attribuisce al portale un significato di comunicazione o di separazione tra queste diverse dimensioni che ci affascina e ci intriga. L’anello rappresenta un omaggio all’elemento chiave dell’architettura romana rivisitato da noi in chiave post moderna.
Castel Sant’Angelo, il suo passetto, i suoi bastioni: sin dall’inizio della sua costruzione nel 125 d.C. per volere dell’imperatore Adriano, Castel Sant’Angelo ha vissuto molteplici vite, legando inscindibilmente le sue sorti a quelle dei pontefici a partire dal XIV secolo. Fino a giungere ai giorni nostri come una rassicurante presenza architettonica lungo la sponda destra del Tevere, facendo da sfondo alle passeggiate che di tanto in tanto capita di fare per restare immerse nei nostri pensieri e trarre ispirazione per le nostre creazioni ma circondate dalla bellezza.
Roma non è solo antiche vestigia di una civiltà scomparsa o della magnificenza del suo rinascimento e del suo barocco. Roma è anche un passato industriale caratterizzato da un’autonomia energetica che rappresenta un aspetto non tanto approfondito dallo storytelling della città. E forse è stato proprio per questo suo carattere un po’ dimesso che ci siamo lasciate affascinare dal quartiere Ostiense e dalla sua atmosfera che trae il proprio fascino dai diversi esemplari di archeologia industriale che vi si trovano: dai gasometri, ai carroponti, ad antiche fabbriche ormai in disuso. L’intera collezione Industrial Archeology a ben vedere si ispira proprio alla scoperta di storie poco conosciute, inedite quasi, che affiorano in questo quartiere a sud.
Il Colosseo quadrato è sicuramente uno degli edifici più scenografici e maestosi del quartiere EUR e dell’intera città. Il suo serrato sistema di archi delinea un volume astratto, strereometrico, quasi metafisico caratterizzato da una serie di giochi prospettici e scenografie che ci hanno da sempre affascinato.
Si tratta di un luogo dalle imponenti dimensioni diventato simbolo della Roma moderna, icona dell’architettura razionalista italiana, con le sue linee pulite e il suo alternarsi di pieni e vuoti che creano affascinanti giochi di ombre.
Realizzato da Pier Luigi Nervi affiancato da Annibale Vitellozzi, il Palazzetto dello Sport rappresenta non solo le Olimpiadi di Roma del 1960 quanto anche l’emblema della seconda vita dell’ingegnere, incentrata sulla sperimentazione del ferrocemento nella sua forma e della prefabbricazione strutturale.
La sua elegante cupola di calcestruzzo lo rende - a dirla come Bruno Zevi - un originale “pantheon schiacciato” che ha ispirato la progettazione dei dome e ha contribuito alla sua diffusione in tutto il mondo. Ed è proprio questo suo essere precursore e carattere di continua sperimentazione formale che ci affascina e ha ispirato queste creazioni.
Lo stadio risulta purtroppo oggi in uno stato semi fatiscente, a molti ignoto, la nostra volontà sta, nel nostro piccolo, di riportare l’attenzione su capolavori tristemente semi abbandonati.
La serie di gioielli dedicati allo Stadio Olimpico di Roma ci ha dato la possibilità di esaltare la geometria e l’elegante sistema di intrecci che si genera nelle strutture portanti di tanti edifici in acciaio.
Le travi reticolari, con il loro complesso sistema di calcoli e il loro meraviglioso equilibrio tra le parti ha ispirato la nostra collezione in cui il design geometrico, pulito, lineare degli elementi strutturali viene riproposto in chiave ironica in anelli e bracciali che adornano il corpo.
Nel signorile quartiere romano dei Parioli sorge un edificio in stile razionalista che tende a differenziarsi dal contesto per il suo stile moderno e anticonvenzionale: si tratta della palazzina “Il Girasole” progettata dall’architetto Luigi Moretti. Oltre alla sua progettazione in ogni minimo dettaglio, ciò che ci ha particolarmente colpito è stata l’ispirazione che questo importante architetto ha tratto dalla natura. Specialmente la conformazione degli alberi e il rapporto delle piante con la luce, specialmente quello del girasole, ed il loro riverberarsi nell’originale forma conifera visibile in pianta ci hanno spinto a approfondire aspetti che vanno al di là della sola architettura di matrice umana. Questo è per noi l’anello BB64 (acronimo di Bruno Buozzi 64, l’indirizzo della palazzina): un invito ad un’esplorazione continua.
Il nostro bracciale Acquedotto si ispira alla “più alta manifestazione della grandezza di Roma”, come scrisse il curatore degli acquedotti Frontino nel suo trattato “De aquae ductu urbis Romae” nel 97 d.C.. Le vestigia degli acquedotti di Roma resistono maestose ancora oggi e si fondono con le stratificate architetture contemporanee, creando l’originale binomio antico e contemporaneo che tanto ci affascina della nostra città.