I migliori cocktail bar di Milano
Milano sta velocemente conquistando il primato di capitale italiana della mixology, grazie alla presenza di cocktail bar e bartender di alto profilo. Le drink list sono sempre più articolate e vedono contaminazioni con il mondo della cucina, seguendo lo stesso trend che pone attenzione all’impiego di materie prime di qualità. Per un happy-hour o per trascorrere qualche ora del dopo-cena in compagnia, vi consigliamo una visita a uno di questi cocktail bar (o perché no, tutti!)
Mio Lab, Park Hyatt - via S. Pellico 3
Nel cuore di Milano, a pochi passi dal Duomo, il Mio Lab (inaugurato lo scorso anno all’interno del Park Hyatt) si appresta a lanciare una nuova drink list estiva. Insieme ai cocktail creati in collaborazione con Oscar Quagliarini e presentati con una carta ispirata al mondo dei tarocchi, le nuove ricette sposano i trend della mixology del 2019, puntando su drink più leggeri e beverini, ideali per il momento dell’aperitivo. Il Matto, L’Appeso e La Papessa restano all’interno del menu beverage, affiancati da nuovi cocktail come Le Stelle, La Giustizia, La Forza, Il Sole, Il Diavolo, La Luna e L’Angelo, tutti illustrati dal fumettista Sergio Gerasi. Come se non bastasse, il bar manager Alessandro Iacobucci Vitoni presenterà i suoi signature come il Negroni lasciato 30 giorni in barrique a base di gin, Campari e vermouth rosso.
The Spirit - via Piacenza 15
Tra i locali più belli della città, il The Spirit propone fin dalla sua apertura (a giugno del 2017) delle drink experience tematiche, legate a due cocktail list che si rinnovano durante l’anno. Magia, gioco d’azzardo e spiritualità sono solo alcuni dei temi che Carlo Simbula, Ivan Francesco Filippelli, Jacopo Castronovo e Marco Rociola hanno trasformato in misture liquide, fino ad aprirsi al mondo dell’arte. Guardando attraverso i tre oblò bordati in ottone che segnano l’ingresso al locale, è infatti possibile scorgere, appoggiati al bancone in mogano dal sapore retrò, dei cocktail che ricordano alcuni celebri quadri. Le ultime creazioni di The Spirit sono legate ai lavori di uno tra gli artisti più tormentati della storia della pittura e si trovano all’interno di “The Spirit of Van Gogh”, una vera e propria guida alla degustazione. Estate provenzale, ad esempio ricorda i girasoli di Van Gogh ed è servito in un contenitore di terracotta, mentre Starry Night richiama la notte stellata grazie alla colorazione blu della violetta e alla freschezza di gin e calvados.
Ceresio 7 - via Ceresio 7
Un rooftop con tanto di piscina e vista mozzafiato sullo skyline del business district milanese. Parliamo del Ceresio7, il vero place to be delle serate estive meneghine, ideale per godersi il tramonto sorseggiando un French75, oppure per un elegante after dinner a bordo piscina. A disposizione una drink list particolare che abbraccia il mondo dei tessuti e della moda, sviluppata dal bar manager Guglielmo Miriello e dal suo team. Chiamata Sartorial, si presenta come una pergamena chiusa da un laccio di cuoio. Interamente realizzata in tessuto Jacroki, un materiale naturale ed ecologico composto principalmente da cellulosa, contiene due sezioni. La “Textiles”, nata dallo studio delle lavorazioni sartoriali e pensata per riprodurre al palato la sensazione di tessuti come seta e organza e “You Inspire Me” che rivisita i grandi classici come il Negroni, servito per il suo centenario all’interno di una speciale boccetta in vetro.
Bulk Mixology Food Bar - Via A. Fioravanti, 4,
Al piano terra del VIU, Hotel di design 5 stelle inaugurato nel 2017, si trova il Bulk, un concept fortemente voluto dallo chef stellato Giancarlo Morelli che unisce mixology e alta cucina in modo informale. Dietro al bancone Ivan Patruno, giovane bar manager autore della drink list primavera-estate “Share Your Experience”,un percorso all’insegna del no-waste, della salute e delle contaminazioni gourmet. Spaziando tra contrasti dolci e amari, note fruttate e drink speziati, tra i 20 cocktail in carta si trova anche il signature Gian Tonic firmato proprio dallo chef Morelli e preparato con Schweppes Tonica Premium, la linea sviluppata dal famoso bartender spagnolo Javier de las Muelas. I drink a basso contenuto alcolico sono studiati per far apprezzare al meglio le materie prime, andando alla ricerca di nuovi sapori e contaminazioni con la cucina.
Officina – via Giovenale 7
All’interno del cortile più eclettico di Milano, in un ex-officina, si trova un cocktail bar dove il tempo sembra essersi fermato. Tra divani in tessuto, piante tropicali e macchine d’epoca, il richiamo al mondo dei motori è forte e si sposa alla perfezione con la filosofia di mixology proposta dietro al grande bancone illuminato, vero cuore pulsante della sala. Da Officina, il bar manager Antonio Landriscina prepara i suoi drink ispirati alle meraviglie del mondo, ipnotizzando i clienti con i suoi movimenti eleganti nell’orario dell’aperitivo e nel post-cena. Consigliato anche in estate grazie agli ampi spazi esterni, la domenica si anima in orario diurno per degli speciali brunch.
1930 Secret Cocktail Bar
Ci piacerebbe rivelarne l’indirizzo, ma in realtà è segreto! Il 1930 è un luogo sospeso nel tempo, uno speakeasy dei giorni nostri dove l’accesso è riservato solamente a pochi. Parte del gruppo di locali guidati da Flavio Angiolillo, per garantirsi l’accesso è necessario frequentare il Mag Cafè, tra i più rinomati cocktail bar della zona dei Navigli, conquistandosi a colpi di drink un posto all’interno del club. Qui il bar manager Benjamin Cavagna, vestito di tutto punto, accoglie i clienti con un savoir-faire unico, facendoli sentire a casa e portandoli in un’altra epoca. La cocktail list è elaborata e lascia spazio alla sperimentazione, con drink che giocano non soltanto sui sapori ma anche sulle forme, serviti spesso all’interno di contenitori che poco hanno a che vedere con i classici bicchieri.
Oblio The Cellar Bar, via Casale 7
Non è un cocktail bar e, in realtà, aprirà ufficialmente al pubblico il 16 settembre, mentre al momento è disponibile per eventi privati. Oblio è la nuova scommessa di PRIMA Comfort Food & Bar, che propone al piano seminterrato del locale sui navigli un ambiente intimo e raccolto dove degustare etichette di distillati importanti e conservarle all’interno di piccole celle numerate. Si tratta di una rilettura contemporanea dei Blind Pig, locali diffusi negli States durante il proibizionismo nei quali si pagava un biglietto per degustare bevande alcoliche in segreto. Allo stesso modo da Oblio si trova un ambiente raccolto e privato con sedute comode e una selezione di etichette pregiate di champagne, amari e liquori, insieme a un Oste per guidare i bevitori più o meno esperti attraverso una drink experience unica.