Le cucine etniche da provare nel 2019
Abbiamo amato le specialità nikkei dal Perù e le suggestioni speziate del Medioriente, senza dimenticare la fermentazione arrivata dritta dritta dalla Corea. E poi, ancora, il poké, piatto tipico delle Hawaii, e quel morbidissimo panino bianco al vapore ripieno di ogni cosa, il bao, diffuso in tutta l'Asia con nomi - e varianti - differenti. Tendenze food che hanno segnato il 2018, facendoci scoprire nuovi orizzonti e cucine etniche così diverse dalla nostra, eppure così piacevoli. Perché la cucina italiana sarà sì un mostro sacro, ma è guardando anche altrove che l'esplorazione si fa interessante. Cosa ci aspetta quest'anno, quindi? Abbiamo individuato la top 3 delle tendenze food 2019 relative alle cucine etniche: piatti che raccontano l'Africa più autentica, il Vietnam e ribaltano un certo pregiudizio sulla Russia.
Cucine etniche da provare nel 2019: la cucina africana
Un piatto da condividere e mangiare con le mani, nello spirito più conviviale che ci sia. Mai come in Africa il cibo significa condivisione: nel 2019 preparatevi ad assaggiare la cucina africana perché, come sottolineato da una ricerca di Waitrose & Partners, sarà la tendenza food sulla bocca di tutti. In particolare, sotto i riflettori sarà quella dell'Africa occidentale con il gusto dei piatti tipici di Senegal, Ghana, Nigeria e Mali. Ricette esotiche e salutari, profumatissime e colorate che hanno vissuto le influenze del mondo arabo.
I piatti da non perdere
Il thiere, una sorta di cous cous a base di miglio cotto a vapore, generalmente accompagnato da un sugo composto da olio, acqua, pomodoro, verdure e legumi.
Cucine etniche da provare nel 2019: la cucina vietnamita
Leggera, speziata, piccante al punto giusto. Ricchissima di verdure, la cucina vietnamita ha una varietà ricchissima: i piatti tradizionali sono circa cinquecento, testimoniando quanto il Vietnam sia stato capace di costruire, generazione dopo generazione, una cultura del cibo profondissima. A rendere ancora più affascinante la cucina vietnamita, la filosofia dei cinque elementi su cui si basa. La grande maggioranza dei piatti, infatti, ha in sé i cinque sapori fondamentali: aspro (legno), amaro (fuoco), salato (acqua), dolce (terra) e piccante (metallo). Cinque sapori che, oltre agli elementi, si riferiscono a cinque organi (cistifellea, intestino tenue, intestino crasso, stomaco e vescica), per un'alimentazione completa che non lascia niente al caso. Tanto che anche la composizione del piatto è pensata con lo stesso principio, soprattutto per quanto riguarda i colori. È usuale, infatti, che in un piatto vietnamita siano ricorrenti bianco, verde, giallo, rosso e nero in riferimento a metallo, legno, terra, fuoco e acqua.
I piatti da non perdere
Il bún chả, zuppa di vermicelli di riso con maiale arrosto e verdure serviti con aceto, chili e zucchero e i nem ran, gli involtini vietnamiti di carne da gustare avvolti in una foglia d'insalata.
Cucine etniche da provare nel 2019: la cucina russa
La cucina russa ha sempre vissuto un pregiudizio, perché più che quella autentica è conosciuta la cucina zarista, fatta di ricette lussuriose, conditissime, in realtà retaggio dei cuochi francesi chiamati a cucinare alla corte degli zar. Ma in realtà, i piatti tipici russi sono nati fuori dalle porte dei palazzi reali. Poveri, sono costituiti prevalentemente da ingredienti della terra. La cucina russa non ha un ricettario ampissimo, si parla di una qualche decina di piatti che, prima di essere giudicati, è necessario provare. A farla da padrone sono le zuppe solitamente a base di tuberi, chiamate šči, e il pesce di lago o di fiume, spesso accompagnato da una salsa agrodolce oppure marinato. Tratto distintivo della cucina russa è il tè che, oltre a dare un ritmo alla vita quotidiana, spesso accompagna anche le portate salate.
I piatti da non perdere
I blinis, tipico antipasto russo di piccole crepes accompagnate da caviale e panna acida, e i pirojki, ravioli cotti al forno che possono essere di carne, di pesce, di verdure o di formaggio.