Prada Resort 2018
Sì alla gonna plissè, purchè sia trasparente. Sì al trench annodato a evidenziare la vita, purchè la linea lasci libere le spalle. La delicatezza delle trasparenze, la femminilità dei toni pastello si scontrano con quella imponente e mascolina struttura che diventa sfondo e protagonista, insieme alle modelle in scena. Romanticismo e Belle Époque, piume e tessuti tecnici: niente di più grazioso, ma Miuccia Prada non vuole essere graziosa. Il primo look, la felpa dalle maniche ampie ed elisabettiane, abbinata al tulle della gonna e alle calze al ginocchio, ne diventa il manifesto. Una nuova Lolita che sceglie colletti bianchi e sneakers ai piedi, l'innocenza delle trecce e la sensualità del rossetto rosso, la delicatezza dell'evanescente e la forza di Prada.
In sospeso
Miuccia Prada per portare in scena la sua collezione sceglie l'Osservatorio, il nuovo spazio espositivo di Fondazione Prada dedicato alla fotografia nella magia di Galleria Vittorio Emanuele II.
La scenografia, realizzata da AMO, è concepita come uno scontro tra reale e artificiale che orienta lo sguardo verso la cupola, oltre le ampie vetrate. Gli ospiti hanno così una visione trasfigurata del profilo dell’architettura di Mengoni, esaltata da colonne riflettenti e traslucide. Le modelle camminano lungo le vetrate, illuminate dal sole del pomeriggio, sospese tra il cielo e la cupola in ferro decorato, che diventa muto sfondo della sfilata.
Dall’altra parte della sala la scena è decostruita e magnificata, scomposta e fantasticata. Uno specchio continuo corre lungo la parete, amplifica le proporzioni. Frammenti distorti di Galleria ed evanescenti dettagli della collezione coprono le superfici di una serie di schermi di colori riflettenti e pastello. Effimero, confuso nella sua evanescenza.