Alla Paris Fashion Week sfila l'antilusso di Vetements
In risposta a un mondo in cui la moda di lusso è sotto una pressione senza precedenti, Guram Gvasalia, direttore artistico del marchio, si è ispirato alla recessione economica globale e a una base di consumatori sempre più diffidente nei confronti del consumo incontrollato. Chiudono la sfilata Travis Scott, Gigi Hadid e Guram Gvasalia mano nella mano.
Ospitata in un centro commerciale semi-abbandonato, la sfilata primavera estate 2025 di Vetements si ispira all’etica del "rendere nuovo il vecchio", un approccio che prevede la rielaborazione dei capi del guardaroba per dar loro nuova vita. Evoca un futuro in cui i consumatori non hanno più né il desiderio né i mezzi per partecipare al consumo incessante di lusso, adottando invece una mentalità fai-da-te, con la creazione di pezzi unici e concettuali a partire da ciò che resta. Coerentemente, la collezione presenta abiti che si discostano dagli standard tradizionali del lusso: pezzi decostruiti e riassemblati che generano una nuova forma di eleganza a partire da materiali semplici, come il nastro adesivo DHL o i giornali The Sun con Diana in copertina. Il design abbraccia l’imperfezione, con bordi non rifiniti e un'estetica grezza, creando un audace contrasto con il lusso sovrapprodotto del passato.
Con questa collezione, Vetements auspica un allontanamento dal modello di lusso orientato al consumo, invitando i consumatori a riflettere sul valore di ciò che già possiedono, a rielaborare, riutilizzare e creare significato attraverso l’espressione personale. Chiudono la sfilata Travis Scott, Gigi Hadid e Guram Gvasalia mano nella mano.