Tokyo Fashion Week, le luci e le ombre di Junya Watanabe e Noir Kei Ninomiya per la SS22
Si chiamano Eastern Reminiscence e Nuances le collezioni estive di Junya Watanabe e Kei Ninomiya appena presentate alla settimana della moda nipponica. Due sguardi, seppur differenti, affini nel cogliere la poetica sentimentale
JUNYA WATANABE
La nostalgia dell’Asia, delle tradizioni e dei costumi legati all’abbigliamento continuano ad ispirare anche la stesura della collezione donna primavera estate 2022 di Junya Watanabe. Attraverso lo sguardo del fotografo inglese Jamie Hawkesworth con le sue foto dei viaggi in Bhutan in India e in Kashmir, a guidare l'estro creativo del designer giapponese è stata una profonda empatia per i popoli di quei luoghi così antichi e dalle radici millenarie complesse. La scelta stilistica estiva femminile non ammette altre integrazioni occidentali se non per la presenza di capi in cimosa in collaborazione con il denim Levi’s, una costante del lessico Watanabe e unico elemento di congiunzione tra i due emisferi. Ad aggiungere intensità alla componente esotica alcune opere tradotte in segni grafici e pattern attinte dal lavoro di Phannapast Taychamaythakool thailandese, Ang Tsherin Sherpa del Tibet, Wang Dongling e Jacky Tsai dalla Cina, i giapponesi Keiichi Tanaami, Nissaco e Akiko Kondo, Marta Olga Klara dalla Polonia. I tessuti jacquard all over e le tuniche ampie scintillanti d’oro, vestono silhouette fluide dove la distinzione femminile/maschile non si rivela che nei dettagli e nei codici colore.
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NOIR KEI NINOMIYA
Stare nell'omba e scrutarla, entrare nella zona intermedia tra due realtà oggettive, offre maggiori spunti e margini di ragionamento nonché una magnifica poetica dell’incerto e del divenire. Confini labili, quindi afffascinanti, sono il filo conduttore della collezione Primavera Estate 2022 eponima Noir Kei Ninomiya, intenditore di sfumature impercettibili nonché designer prediletto da Rei Kawakubo di Comme des Garçons. L'idea principale su cui lo stilista giapponese ha lavorato è stata l'espressione del nero attraverso le ombre, un'area vasta a cui dare corpo e con cui lasciar affiorare ciò che di bello ed effimero ci circonda anche se non sempre riusciamo a coglierlo del tutto. Così il nero di Ninomiya si stempera in tulle e organze greige e nudge, si arriccia e si lascia plissettare sino al raggiungimento di volumi eterogenei, molto densi oppure molto rarefatti. A contrasto arriva dell'oro per brillare e top e gonne bubble in rubber color cipria pronte a glossare l'intera silhouette. Chiudono la sequenza abiti asciutti "vestiti" da elementi delicatissismi in metallo eppure così vicini alle strutture molecolari presenti in natura: sono decisi a far vibrare di vita le zone d'ombra ormai venute alla luce.
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