Fashion Week

Dolce&Gabbana e il minimal ritrovato

La sfilata Dolce&Gabbana punta sulla pulizia delle forme, silhouette influenzata dagli 90-2000, con accenni couture.

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La sfilata della collezione uomo Dolce&Gabbana Autunno Inverno 2023 è un vero e proprio ritorno alle origini. Parole chiave? Purezza dei volumi, sartorialità, Fatto a Mano, sensualità, rigore, e una definizione forse scontata, abusata, ma mai fuori moda: eleganza.
Dominano la purezza dei volumi, il taglio sartoriale, le proporzioni innovative, le drappiere, le sete italiane e l’artigianato in cui si riconoscono i valori del patrimonio culturale del Made in Italy. Le linee delle giacche sono dritte, a volte incurvate, con echi che sanno di couture à la Charles James. Le sovrastrutture di pancere/corsetto e di fasce/fusciacche segnano il punto vita, e non sono altro che una riedizione della collezione AI 1999/00 con micro-maglie e pantaloni a doppia cintura. No a decori, stampe barocche e pop culture. Minimale e diretto, lo stile della sfilata traduce le necessità dell'uomo contemporaneo. Colore d'elezione: il nero. Anche quando è illuminato dai cristalli ricamati ton sur ton, il riferimento è parte dell'universo di Stefano e Domenico: ricorda la pietra vulcanica bagnata dell’Etna e di Stromboli. Sarà l'effetto Kim Kardashian (che ha collaborato con loro per la sfilata Primavera Estate 2023), o sarà che gli stilisti hanno sentito la necessità di ripercorrere l'archivio nei momenti più alti della storia delle collezioni uomo Dolce&Gabbana.
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