Alexander McQueen: magia e artigianalità
«Ogni look racconta la sua storia. Ero interessata alla connessione tra gli abiti e il tempo impiegato per realizzarli, all’essenza del creare a partire dalla tela». Sarah Burton spiega così la nuova collezione primavera estate 2020 di Alexander Mcqueen, squisito capolavoro di sapere artigianale e indisciplinata creatività. Protagonista indiscusso è il lino irlandese, opportunatamente modellato, esagerato e arricchito con pizzo, organza e tulle riciclati dalle stagione precedenti, per una moda che sa essere sogno e sostenibilità. Fiori in via di estinzione sbocciano vivaci sugli abiti color avorio, preziosi herbarium di faille di seta o di lino straordinariamente belli. L’organza, minuziosamente pieghettata e tagliata a mano, regala il sogno di mini abiti in azzurro e rosa pallido che prendono vita sul corpo delle modelle come impalpabili nuvole, mentre le giacche sartoriali esplodono magicamente di pizzi e volant, dettagli preziosi che inebriano anche le proposte più formali. Ogni abito sublima gli occhi per esecuzione e dettagli, un’artigianalità fatta di tradizioni secolari che Sarah Burton puntualmente spettacolarizza con umiltà e quel tocco di spregiudicata e sana creatività che riesce ancora a far sognare.