Seeing Rouge: Rouge Premier, l'ultima creazione beauty di Dior
Dior presenta la sua ultima creazione beauty haute couture: Rouge Premier. Un rossetto su misura che interpreta i codici della maison e li declina in dodici nuances. La nuova frontiera del lusso
Text by SOPHIE SHAW
Photography NICK THOMPSON
Styling THÉOPHILE HERMAND
Fin dalla nascita, Christian Dior è stato sinonimo di glamour e innovazione. A partire dal rivoluzionario New Look del 1947. Festosa, moderna e con la giusta dose di eccesso, la collezione gettò le basi dello spirito visionario e senza tempo della maison. Sei anni dopo, nel 1953, Dior lanciò il compagno ideale delle sue sontuose silhouette: il rossetto Rouge Dior, che divenne ben presto un punto di riferimento per la bellezza delle star di Hollywood, come Grace Kelly, che lo amava molto. Facendo rivivere il suo fascino e proponendo una nuova edizione, Peter Philips, direttore creativo e dell’immagine del makeup Dior, reintroduce il Rouge Dior nel 2021, sotto forma di una collezione completa di 75 tonalità con una formula idratante e a lunga durata. Nel corso della storia dell’azienda, i reparti di haute couture e di bellezza hanno convissuto, evolvendo per soddisfare le esigenze delle donne contemporanee, ovunque esse si trovassero. Oggi, a settant’anni dal debutto del primo rossetto Dior, le due realtà uniscono le forze per lanciare Rouge Premier, il primo rossetto haute couture. «È un oggetto di vero lusso», afferma Peter Philips. Non c’è bisogno di rossetto, mascara o profumo per sopravvivere. Ma per scoprire cos’è davvero il lusso, perché non concederselo? Rendere un’occasione speciale con un pezzo unico che si può conservare, ricaricare e godere?». Per realizzarlo Peter Philips ha dovuto considerare l’aspetto pratico e il significato di un “rosso couture”.
A differenza di un abito di alta moda, che è una creazione completamente unica, il rosso doveva incarnare il concetto del su misura ed essere disponibile in una selezione di boutique Dior in tutto il mondo. «La vera essenza dell’haute couture è l’esclusività, la personalizzazione, l’attenzione per il savoir faire artigianale, la creazione su misura. Ed è anche il luogo della sperimentazione, a volte dell’eccesso, pur rimanendo rispettosi della silhouette o della personalità», spiega. Ci sono diversi modi per tradurre tutto questo in un make-up, con colori e texture uniche? Fino a che punto ci si può spingere? Dior Beauty non ha un atelier dove le clienti possono venire a provare i prodotti e non ha una passerella, l’approccio è diverso. Per questo lancio abbiamo scelto di concentrarci sull’esperienza dell’alta moda. Quando si va a comprare un nuovo abito di haute couture, si viene coccolati fin dal momento in cui si varca la soglia dell’atelier. Vengono fatti degli aggiustamenti e si continua a definire ciò che si vuole dal proprio abito. Questo servizio, questa esperienza, fa sentire la cliente unica. E questo è ciò che vogliamo trasmettere in questa collezione».
Rouge Premier è declinato in 12 tonalità universali in una nuova formula lussuosa, racchiusa in un astuccio ricaricabile in ceramica creato dai laboratori della Maison Bernardaud. Ogni dettaglio di Rouge Premier è stato portato agli standard dell’alta moda, a partire dalla sua composizione. Peter Philips ha voluto introdurre ingredienti esclusivi per differenziare Rouge Premier dagli altri pur straordinari rossetti Dior. I colori ricchi sono supportati da elementi idratanti, come l’ibisco rosso raccolto a mano dai giardini di Dior in Burkina Faso e l’olio di jojoba. Per un pizzico di lusso in più, microparticelle d’oro a 24 carati sono sospese negli stick dal finish opaco - un’aggiunta che Peter Philips ammette essere motivata unicamente dall’orgoglio di introdurre l’oro vero nella formula e dal desiderio di mostrare il livello di innovazione innovazione dei laboratori (insiste nel dire che l’inclusione del metallo prezioso è una sfida).
«L’oro non aggiunge nulla al rossetto. Né luminosità né benefici a lungo termine», confida. «Ma è come andare in un ristorante molto selezionato e ordinare un dessert al cioccolato con foglia d’oro. L’unica cosa che aggiunge è che si sa che si mangerà un po’ di oro. E questo è il lusso, la decadenza; quando lo si fa in modo sottile, è molto elegante. È lo stesso per l’alta moda», continua. «Quando si vede come viene confezionato un abito, molto spesso il processo di realizzazione è estremamente complicato. È necessaria questa complicazione? Perché ci sono modi più semplici per realizzarlo. Ma è il know-how che c’è dietro che fa la differenza tra il prêt-à-porter e l’haute couture». Al di là del lessico della moda applicabile a una creazione di così alta qualità, Rouge Premier può essere descritto come un cimelio di famiglia. «L’astuccio può essere tramandato di generazione in generazione», osserva Peter Philips.
Questa idea si riflette nel motivo toile de Jouy, una stampa che Christian Dior usava per rivestire le pareti della sua prima boutique in Avenue Montaigne. Ed è diventato un simbolo intramontabile della maison, ripetuto in tutte le collezioni del direttore artistico Maria Grazia Chiuri. Peter Philips ritiene che il marchio sarà in grado di espandersi oltre i dodici colori iniziali. «È un modo diverso di vivere la propria routine di bellezza», afferma. E quale routine sarebbe completa senza accessori per il trucco? La maison ha creato anche un set di pennelli e specchietti per labbra in ceramica Maison Bernardaud con motivo toile de Jouy. Ogni elemento è prezioso ma resistente e riflette il cuore dell’alta moda. Trasformare i sogni in realtà: «È un po’ di piacere che ci si concede», dice Peter Philips.
«I colori ricchi sono supportati da elementi idratanti, come l’ibisco rosso raccolto a mano dai giardini di Dior in Burnika Faso e l’olio di jojoba».
- Peter Philips
Team credits:
MAKE-UP Peter Philips using DIOR BEAUTY
MODEL Lera Abova
HAIR Sarra Na
MANICURE Malou
DIGITAL TECH Mitko Frangov
MAKE UP ASSISTANT Élodie Barrat e Sayuri Yamashita
PHOTO ASSISTANT Thomas Pigeon