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Erbari & Mostri

A 500 anni dalla nascita, due esposizioni celebrano Ulisse Aldrovandi. E ci portano in un altro Rinascimento, che fu studio empirico della natura e fascinazione per il mostruoso. 

Antonietta (Mulier viginti annorum hirsuto capite simiam imitante) BUB, Ms. Aldrovandi, Tavole di animali, vol. 1, carta 132.  Courtesy of "L’altro Rinascimento. Ulisse Aldrovandi e le meraviglie del mondo”
Antonietta (Mulier viginti annorum hirsuto capite simiam imitante) BUB, Ms. Aldrovandi, Tavole di animali, vol. 1, carta 132. Courtesy of "L’altro Rinascimento. Ulisse Aldrovandi e le meraviglie del mondo”

È un racconto avvincente e inedito quello de “L’altro Rinascimento. Ulisse Aldrovandi e le meraviglie del mondo”, la mostra che ricorda, insieme al naturalista bolognese (1522-1605, di cui ricorre il cinquecentenario), come nel periodo in cui fiorivano capolavori di arte e architettura che tutto il mondo ci riconosce, prese il via - nel permanere della fascinazione medioevale e rinascimentale del meraviglioso e del mostruoso -, lo studio empirico della natura, e con esso la prima stagione dell’illustrazione naturalistica e scientifica. In esposizione molti tesori dell’Alma Mater di Bologna: il Codice Cospi, uno dei soli tredici codici precolombiani sopravvissuti, e alcune delle più antiche mappe del mondo; nonché il patrimonio di volumi con le tavole illustrate fatte dipingere da Aldrovandi e la sua collezione naturalistica, arrivata sino a noi nella quasi interezza: la più grande, importante e famosa del suo tempo. E poi opere d’arte provenienti da importanti musei italiani e una wunderkammer con oggetti straordinari conservati nell’università di Bologna, insieme a videoproiezioni immersive e installazioni digitali (fino al 10 aprile 2023 al Museo di Palazzo Poggi a Bologna). Andando poi Oltre lo spazio, oltre il tempo – Il sogno di Ulisse Aldrovandi (dal 4 febbraio al 28 maggio 2023) con lesposizione al Centro Arti e scienze Golinelli, che crea un particolare connubio con exhibit immersivi e interattivi creati ad hoc e opere di arte moderna, per mostrare una visione unitaria tra scienza e arte. Ed essere una lettura inedita dell’opera di Aldrovandi, non solo proiettata nel passato ma che con una capacità fantastica, incarnata dal suo scritto più sorprendente, la “Monstruorum Historia la colloca “oltre il tempo e sulla soglia di un mondo altro, che guarda al futuro”. 

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Courtesy of "L’altro Rinascimento. Ulisse Aldrovandi e le meraviglie del mondo”

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