“Breath Ghosts Blind” la mostra di Maurizio Cattelan da Pirelli Hangar Bicocca
A Milano dal 15 luglio 2021 al 20 febbraio 2022, saranno esposte le opere dell'artista contemporaneo italiano Maurizo Cattelan. Curata da Roberta Tenconi e Vicente Todolí la mostra è un percorso che riassumerà una parte della sua pratica artistica affrontando questioni esistenziali come la fragilità e fallibilità dell’essere umano.
Negli spazi di Pirelli Hangar Biccocca, Maurizio Cattelan cover artist de L’Officiel Hommes Italia Issue n°23, presenta una nuova serie di opere d'arte con una nuova personale. Intitolata “Breath Ghosts Blind” la mostra curata da Roberta Tenconi e Vicente Todolí si struttura con tre opere omonime dell'artista contemporaneo italiano. Tutti conosciamo Maurizio Cattelan come un personaggio disturbante, le sue opere sono intrise da una forte carica emotiva che attraggono e producono una curiosità istintiva e allo stesso tempo pungente nell'occhio dello spettatore. Questa volta ci troviamo davanti ad una mostra decisamente diversa, più riflessiva e quasi catartica. Una messa in scena psicologica ed emotiva con temi esistenziali, la vita così come la morte tematiche che coinvolgono tutti gli esseri umani. Ci sono delle simbologie e delle immagini ricorrenti che riprendono parte della pratica artistica di Cattelan ma anche nuove iconografie.
"L'arte affronta gli stessi temi dall’inizio della storia dell’uomo: creazione, vita, morte. I temi si intrecciano con l’ambizione di ogni artista di divenire immortale attraverso il proprio lavoro. Ogni artista deve confrontarsi con entrambi i lati della medaglia: un senso di onnipotenza e di fallimento. È un saliscendi di altitudini inebrianti e discese impervie. Per quanto possa essere doloroso, la seconda parte è anche la più importante. Come tutte quelle che l’hanno preceduta, questa mostra è un concentrato di tutti questi elementi" Maurizio Cattelan
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BREATH
All'interno degli spazi delle Navate centrali di Pirelli Hangar Bicocca il percorso espositivo si apre su Breath, una scultura in marmo di carrara che raffigura un uomo in posizione quasi fetale affiancato da un cane. "Allude al tema della natività." spiega la curatrice Roberta Tenconi, "Ci troviamo in una dimensione molto intima. Raffigura un uomo che poi è un alterego di Maurizio Cattelan accovacciato in posizione fetale e affiancato da un cane. Sia la figura umana che il cane sono state utilizzate in molte altre opere precedenti. Il cane è l'animale domestico per eccellenza, amico fidato dell'uomo e nello scenario cupo di Hangar Bicocca potrebbe sembrare addirittura un guardiano dell'essere umano. Un dialogo fragile e vulnerabile." Le due figure sembrano dormienti, riposanti oppure sognanti, un atteggiamento quasi noncurante rispetto a quello che la vita potrebbe riservare.
GHOSTS
Proseguendo per le navate centrali dell'Hangar per la prima volta si percepisce uno spazio apparentemente vuoto avvolto dal buio e da una presenza incombente. Si tratta di più di un migliaio di piccioni imbalsamati. La tassidermia animale è una delle tecniche più famose utilizzate da Maurizio Cattelan per le sue opere. Un senso di dispersione e osservazione portato dai volatili che osservano a loro volta gli spettatori aggrappati alle strutture e alle pareti. Ghosts, 2021 era un opera che era stata presentata precedentemente nel 1997 alla Biennale di Venezia, che oggi ritorna ad invadere su larga scala gli spazi di Hangar Bicocca.
BLIND
La mostra si chiude con Blind. Avvicinandoci agli spazi del Cubo, da subito percepiano una figura ancestrale simile ad un monolito. In realtà si tratta di un nuovo monumento sviluppato come se fosse un memoriale a tutti gli effetti. L'opera nasce vent'anni dopo l'evento dell'11 Settembre al World Trade Center, l'attacco alle Torri Gemelle. "Maurizio si trovava a New York quel giorno, era all'aeroporto e stava per imbarcarsi." racconta Roberta Tenconi "Il suo volo era stato cancellato come tutti i voli ed è dovuto ritornare a casa sua a piedi affrontando un cammino che è durato ore in cui ha assistito a scenari apocalittici. Immagini drammatiche che sono rimate con lui e ci sono voluti anni per metabolizzarle e trasformarle in qualcos'altro. Un simbolo forte e universale". Allo stesso tempo, riportato nella città di Milano, potrebbe ricordare anche l'incidente del 2002 di Luigi Fasulo del Grattacielo Pirelli di Milano Centrale. Avvenuto solo l'anno successivo dell'attentato alle Twins Tower. La intersezione del parallelepipedo e l'aereo di Maurizio Cattelan analizzate dal punto di vista formale e visivo ricorda quasi una crocefissione o una croce, un'altra tematica ricorrente nel lavoro dell'artista. Un parallelismo storico con un salto temporale di 20 anni. Una riflessione personale, cupa ed esistenziale della vita e della morte raccontata con il punto di vista di Maurizio Cattelan.
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