Monica Nappo, attrice, regista e comica: «Io mi diverto così».
Sofisticata interprete teatrale e attrice cinematografica, Monica Nappo racconta a L'OFFICIEL Italia di un premio che si è inventata, per (sé e) gli amici.
Text by Silvia Frau
Attrice, regista e comica italiana, Monica Nappo il palco lo conosce bene. È il suo elemento, da sempre. Inizia con Mario Martone e poi, per oltre dieci anni, è attrice stabile nella compagnia di Toni Servillo, recita per Garrone, Sorrentino, Soldini, Ridley Scott e Woody Allen. Vi affianca un fine lavoro di attrice e regista di drammaturgia contemporanea - oggi anche come insegnante - portando in Italia i testi di autori anglosassoni: Tony Kushner, Sarah Kane, Dennis Kelly. Il suo ultimo film “Amanda” è l’opera prima di Carolina Cavalli, e la vedremo a teatro, tra gli altri, con “L’esperimento”, il suo primo testo teatrale. Un monologo, come quello che segue, dal ritmo incalzante: «“Ci si mette molto tempo per diventare giovani”. Questa frase, attribuita a Picasso, mi è sempre piaciuta. Per me la parola giovane ha come sinonimo la parola sincerità. Hai l’animo meno ostruito da vicissitudini vissute e subite e sei più propenso a dire ciò che sentì. Quelli che riescono a farlo sono quelli che non invecchiano mai. Ho sempre percepito il fare teatro come qualcosa di indispensabile, mi piacerebbe fosse così per tutti. Credo che da millenni siamo qui raccolti, a raccontarci storie per passare il tempo. Per consolarci, per divertirci. Almeno, io mi diverto così. Ho la fortuna di avere tante persone amiche attorno a me che fanno teatro. Un paio di anni fa ho voluto far diventare vera un’idea che mi frullava in testa da tempo: riconoscere e premiare la bravura di amici. Conosco tanti teatranti che creano cose bellissime ma non vengono notati, supportati o premiati dal sistema (e mi chiedo perché). Le particelle di fisica cambiano il risultato della loro interazione se c’è un testimone che le guarda; io penso che accada anche alle piante, agli animali e agli esseri viventi. Se hai parole di luce, di incoraggiamento, cresci meglio, metti una fogliolina in più in poco tempo. Ho istituito un premio a mio nome da due anni e premio solo i miei amici. È l’unica, originalissima regola per ricevere il mio premio: devi essere mio amico, una mia conoscenza. Lo so, è una regola mai vista prima, vero? Specie in Italia... È così ho iniziato a premiare artisti (e sé stessa, ndr) che per me meritano attenzione. È un gioco, ma mentre lo faccio sono proprio seria, come i bambini».
Le prossime date
Da 31/1- 4/2 a Milano, Carcano, 6-11/2, Torino, Teatro Giobetti, 13/2 Lodi, Teatro alle Vigne, 16-18/2 Genova,Teatro Duse, 20-25 Roma, Teatro Vascello e 27/2 - 7/3 Parma, Teatro Due