Prima dell’avvento di Photoshop un artista ruppe le regole dell’immaginazione e della dinamica fotografica, usando classiche tecniche di lavorazione per raggiungere effetti di alta definizione grafica e andando contro le tendenze di uno stile soft focus. Philippe Halsman mostrò un nuovo modo di interagire con i soggetti fotografati e l’ambiente attorno a loro.
Nato a Riga in una famiglia ebrea, laureato in ingegneria a Dresda, si trasferí negli anni ’30 a Parigi, piazza artistica e cuore pulsante dell’epoca per gli amanti della moda e della cultura europea, per intraprendere la carriera fotografica.
Qui Halsman apre il suo primo studio e viene pubblicato su importanti testate Vu, Vogue, continua ritraendo guru e modelli della società del tempo Paul Valéry, Marc Chagall distinguendosi col suo stile innovativo in bianco e nero, ed utilizzando una 4x5 twin-lens reflex. Negli anni ’40 fugge in America, aiutato da Albert Einstein (che ritrarrà poi sette anni più tardi), lí raggiunge la sua massima popolarità.
Intenzionalmente inizia una serie di scatti caratterizzati da soggetti in salto, da qui il nome della collezione ‘Jump’:
‘La mia curiosità è stata mossa da una domanda genuina, ci hanno insegnato a comportarci in modo adeguato e a controllare le nostre espressioni facciali, ma non la naturalezza nei nostri salti. Volevo vedere personaggi famosi rivelarsi nei loro saltelli, mostrando ambizione, determinazione o insicurezza.’
Tra i ritratti presenti a Mosca verranno esposti: la famiglia di Herny Ford, il Duca e la Duchessa di Windsor, Marilyn Monroe, Grace Kelly, Richard Nixon, Marc Chagall, Dean Martin e Jerry Lewis, Audrey Hepburn, Sophia Loren, Muhammad Ali e molti altri ancora.
Il Jewish Museum and Tolerance Centre presenta la prima mostra personale in Russia del fotografo Philippe Halsman, in onore della X Edizione della Biennale Internazionale di Mosca ‘Fashion and Style in Photography’.
Febbraio 22- Maggio 21
Curatore: Nina Gomiashvili