Il ritorno dei mostri pop
Una volta orgogliosamente eretti, immobili, sotto lo sguardo di quello spettatore che ne ha sostenuto fama e talento, i loro ritratti non rappresenteranno più il loro corpo, ma il mostruoso alter ego attraverso cui il pittore vuole, forse, rivelare meglio le loro verità nascoste.
Il suo vocabolario pop, preso in prestito dai fumetti americani, li ha trasformati in assurdi assemblaggi di carne, ripugnanti ma dai tratti profondamente ironici. Fauci aperte, denti digrignati, linguacce e sguardi assenti.
Critica indiretta dei mezzi di comunicazione e della diffusione di massa, questo ciclo di ritratti dal titolo Monsters raramente è stato soggetto di mostre ed esposizioni. Erró ha scelto, perciò, di affidarli a L'Officiel art.