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'Che si può fare' la nuova mostra di Helen Cammock

La personale dell'artista vincitrice del Max Mara Art Prize for Women alla Collezione Maramotti in collaborazione con la Whitechapel Gallery
human person audience crowd indoors room

Dopo la prima tappa inglese alla Whitechapel Gallery di Londra, la nuova mostra di Helen Cammock vincitrice del Max Mara Art Prize for Women arriva alla Collezione Maramotti. Che si può fare è il titolo dell'exhibition che riprende il lamento preoperistico del 1664 realizzato compositrice italiana Barbara Strozzi. Nel corso della residenza offerta da Max Mara la Cammock ha preso lezioni di canto lirico; la musica infatti è un elemento ricorrente nella sua nuova opera multimediale e perfomativa. Nel suo lavoro presentato alla Collezione Maramotti la narrativa femminile si intreccia sulla perdita e sulla resilienza della musica barocca composta nel Seicento. L'artista britannica porta avanti una pratica artistica multimediale che abbraccia il testo, la fotografia, il video, la canzone, l'incisione ed è determinata a mettere in discussione le narrative storice e tradizionali sull'identità dei neri, delle donne, sulla ricchezza, il potere la povertà e la vulnerabilità. La cura dell'allestimento alla Collezione Maramotti è stata elaborata da Helen Cammock stessa, insieme al libro d'artista realizzato all'Istituto Centrale della Grafica di Roma. 

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