ARTE A 33 GIRI: a Torino la mostra sul vinile d'autore
È in corso a Torino, fino a settembre 2022 allo Spazio Musa, un’originale mostra dedicata al vinile d’autore che esplora un mondo ancora sconosciuto: le cover d’artista.
Quando si parla di vinile d'autore, l'associazione perifrasi immagine non è così immediata: non capiamo subito di cosa si tratta. È musica? È arte? È a questa domanda che risponde la mostra allo Spazio Musa di Torino Arte a 33 giri, inaugurata ad aprile e in programma fino a settembre 2022. In un palazzo nobiliare del '700 la mostra attraversa tutta la storia della musica e dell’arte moderna e contemporanea che intrecciandosi hanno dato vita al mondo dell'Art Cover. I 33, 45 e inizialmente i 78 giri hanno visto, negli anni, l’irrompere di copertine coloratissime e a volte spiazzanti sotto il profilo grafico, trasformando il vinile in uno dei più efficaci veicoli di comunicazione popolare e strumento di espressione, non solo musicale, ma anche del gusto estetico e comunicativo del tempo. In mostra circa 150 mitiche cover d’artista, ma anche sculture, dipinti, disegni, grafiche e documenti, che hanno stimolato gli artisti nel realizzare veri e propri capolavori. Protagonisti lavori di artisti che vanno da Picasso a Miró, sino a Warhol, Koons, Hirst, Barcelò, Tapies, Haring, fino agli italiani Clemente, Paladino, Lodola, Pistoletto, Nereo Rotelli, D’Angelo, Zorio, oltre a grandi fotografi come Araki, Mapplethorpe, Ghirri e importanti illustratori quali ad esempio Crepax, Manara e tanti altri. Uno dei fiori all’occhiello della mostra? Certamente la cover componibile pensata per l’album dei Talking Heads “Speaking in Tongues” realizzata da Robert Rauchenberg.
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“L’arte visiva incontra quella musicale quando l’industria decide di “vestire” i dischi con delle copertine personalizzate. Prima, infatti, esistevano solo buste col logo della casa discografica bucate al centro per mostrare l’etichetta del vinile con su scritto titolo, interprete e autori. E, tra i primi a creare questi nuovi involucri per dischi, c’è già Andy Warhol che in futuro inventerà quella che è considerata la più bella ed originale copertina mai creata: “Sticky Fingers” dei Rolling Stones.” Così racconta Red Ronnie, critico musicale e conduttore televisivo, in occasione dell'inaugurazione della mostra Arte a 33 giri.
È proprio Andy Warhol che, con un' iconica copertina realizzata per i Velvet Undergound nel 1967, irruppe nel mondo della discografia cambiando radicalmente la concezione delle copertine dei dischi e creando, probabilmente per primo e in maniera del tutto inconsapevole, il filone delle Art Cover. Il connubio arte e musica, nato in quegli anni prima delle più famose rock cover, ha rivoluzionato la grafica contemporanea e il modo di promuovere la musica. Il risultato? Degli oggetti rari e dal grande valore, in due parole: copertine d'artista.
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