Bergamo brilla con Light is Life, il festival delle luci di A2A.
Bergamo brilla di luce propria. Dal 17 al 27 febbraio 2023 la Città Alta si illumina, tutti i giorni dalle 18 alle 24, grazie al festival Light is Life Festa delle Luci A2A. Al timone Angelo Bonello e Pam Toonen chiamati in veste di direttori artistici. Tra gli artisti Viktor Vicsek, Federica Marangoni, Olivier Ratsi e Ivan Navarro.
Il progetto "Light is Life" di A2A porta dodici opere di artisti interazionali per tutto il centro storico di Bergamo Alta, (nel 2023 Capitale Italiana della Cultura) partendo da Piazza della Cittadella con le due light sculptures di Viktor Vicsek "Talking Heads", due gigantesche teste umane ricoperte da migliaia di luci led che ricreano i movimenti dei muscoli facciali interagendo l’una con l’altra. Molti i luoghi culturali emblema del centro storico, scelti dal direttore artistico del festival Angelo Bonello, fondatore di Kitnob Creative Studio, e la curatrice Pam Toonen, la quale vanta la preziosa collaborazione con LAC-Light Art Collection. Una sfida alla crisi energetica per sensibilizzare e consapevolizzare il pubblico, su un tema che oggi non può più passare in secondo piano. Alimentato da fonti di energia rinnovabili le dodici opere sono realizzate seguendo i criteri di efficenza energetica.
Le architetture storiche di Bergamo e le opere convivono insieme nello stesso spazio costruendo un dialogo tra antico e contemporaneo unico nel suo genere. Al pubblico viene offerta la possibilità di un’esperienza multisensoriale a 360°, favorita anche dalla forte connessione con l’ambiente urbano. Due delle dodici opere sono state realizzate in esclusiva per Light is Life. Parliamo di Tessellis, la danza degli animali, di Angelo Bonello che prende vita nel Chiostro del Carmine, dove le forme geometriche del tangram vivono in fasci di luce led colorati in una coreografia luminosa di 9 minuti e Angelo Mai AI Data Mapping del collettivo Unità C1, nella Biblioteca Civica. Quest'utlima è un'esperienza immersiva che trasforma l’immobilità dell’archivio storico in un vertigo di illusioni.
Al Museo Donizettiano il frenetismo poetico del tempo vive nelle opere correlate di Federica Marangoni e Ivan Navarro. L'artista cileno porta in scena Traffic costituito da vecchi semafori americani assemblati che si intercambiano dal verde, al giallo, al rosso, inducendo l’osservatore a contemplare l’intervallo di colore in ripetizione continua. Che cos’è il tempo? Rusciremo mai a sovvertirlo, ingabbiarlo, fermarlo? Le due installazioni di Marangoni e Navarro, offrono un momento di intima riflessione sulla condizione umana temporale, in cui è possibile perdersi sulle note dell'opera in sottofondo. Navarro espone anche una seconda opera nel Tempietto Santa Croce, Bed della celebre serie Infinity Mirror dove i neon sono inseriti nel pozzo della piccola cappella affrescata, riflesso nelle profondità dello stesso.